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Primo trapianto di cuore artificiale d’ultima generazione in Italia

E’ stato impiantato per la prima volta nel nostro paese un cuore artificiale di ultima generazione. HeartMate III, questo il suo nome, è in grado di garantire ai pazienti una sopravvivenza nettamente superiore in termini di durata rispetto ai suoi modelli precedenti.

Si parla di percentuali più alte del 92% . Il dispositivo è stato trapiantato, a pochi giorni dal via libera per l’uso clinico in Europa, in un paziente affetto da cardiomiopatia dilatativa in seguito ad un esteso infarto del miocardio avvenuto nel gennaio del 2015. Il cuore dell’uomo era affetto da gravi problemi di contrazione con la comparsa di uno scompenso cardiaco grave e non rispondente alle terapie. L’unica soluzione per garantirne la sopravvivenza era l’impianto di una pompa meccanica. L’operazione è stata eseguita dal Prof. Francesco Musumeci, Direttore della Cardiochirurgia e del Centro Regionale Trapianti di Cuore dell’Ospedale S. Camillo e dalla sua squadra.

Il cuore artificiale HeartMate III è più piccolo rispetto ai modelli precedentemente impiantati in esseri umani e già solo questo piccolo particolare consente un approccio chirurgico meno invasivo. Non solo: esso mostra una maggiore biocompatibilità del materiale con il quale è stato costruito. E’ un fattore da non sottovalutare perchè concorre a rendere meno traumatica per l’organismo la sua presenza, aiutandolo a “farsi accettare” con più facilità. A livello tecnologico è il primo ad avere una pompa centrifuga il cui movimento è indotto da un piccolo campo magnetico creato dai suoi componenti: nessun attrito quindi e meno possibilità di malfunzionamenti o rischio di trombosi ed embolie per il paziente.

Grazie a dispositivi come HeartMate III è possibile dare alla persona malata più tempo e la possibilità di vivere il più possibile in attesa di un trapianto. In alcuni casi, l’assistenza ventricolare meccanica derivante da queste macchine straordinarie finisce per rappresentare una soluzione definitiva funzionale e funzionante, insomma un’alternativa al trapianto di cuore.

Photo Credit | Thoratech Corporation