Novità importanti nelle farmacie italiane sul fronte della terapia per il diabete. La new entry è il Liraglutide (Victoza®), soprannominato il farmaco intelligente. Finalmente è disponibile anche in Italia contro il diabete di tipo 2, dopo i risultati positivi ottenuti in un programma clinico che ha coinvolto un campione di 6.500 persone di 41 diversi Paesi.
La nuova molecola, sviluppata dalla casa farmaceutica Novo Nordisk, riesce, con una singola iniezione, a tenere sotto controllo la glicemia per tutto il giorno, con un miglioramento senza paragoni nella qualità della vita dei diabetici. Intelligente perché? In pratica agisce solo quando necessario ed è in grado, inoltre, di inibire l’appetito, controllare la pressione arteriosa e migliorare la funzionalità delle cellule beta del pancreas.
Il nuovo farmaco riesce a stimolare la secrezione di insulina in base alle concentrazioni di glucosio presenti nel sangue, scongiurando così il rischio di ipoglicemia.
Inoltre, grazie alla sua elevata similitudine alla molecola naturale, pari al 97%, è in grado di imitare l’ormone umano GLP-1, riducendo al minimo le possibilità che si creino anticorpi.
Già lo scorso anno ne parlava descrivendolo come un farmaco dalle forti potenzialità l’Istituto Superiore di Sanità, riferendosi ai trial dai risultati positivi ottenuti dal confronto con un’altra molecola contro il diabete, l’exenatide, che doveva essere iniettata non una bensì due volte:
Il liraglutide, farmaco sperimentale per il diabete, appare superiore all’exenatide farmaco questo già sul mercato da qualche anno. Liraglutide, versione realizzata in laboratorio, analogo del glucagon-like peptide-1, GLP-1, è un’incretina prodotta dalle cellule intestinali e in grado di stimolare la produzione di insulina. Nel nuovo trial di fase III, l’ultima prima della commercializzazione, il liraglutide iniettabile in dose giornaliera, mostra le sue caratteristiche positive nel controllo dei livelli degli zuccheri nel sangue e appare essere più semplice nell’assunzione da parte dei pazienti rispetto all’exenatide che deve essere iniettato due volte al giorno.