Archiviate le ferie estive si torna al lavoro e ai ritmi di sempre. A volte però, insieme al piacevole ricordo delle giornate di relax trascorse in riva al mare, dalle vacanze portiamo anche qualche sgradevole souvenir legato al nostro stato di salute. Il tappo di cerume può essere uno di questi. Ma di cosa si tratta esattamente? E come possiamo rimediare a questo spiacevole inconveniente?
I cosiddetti tappi di cerume si formano nella parte esterna dell’orecchio e sono dovuti all’accumulo di una sostanza prodotta dall’orecchio stesso, il cerume appunto, all’interno del condotto uditivo.
Si tratta di un disturbo molto frequente al temine delle vacanze estive poichè i ripetuti bagni al mare o in piscina ne favoriscono l’insorgenza, ma può manifestarsi anche come conseguenza di un forte raffreddore.
Più precisamente, il cerume è una sostanza di colore giallastro prodotta da cellule specifiche presenti all’interno del condotto uditivo che normalmente ha una funzione protettiva ed emolliente e, poichè tende a defluire verso l’esterno, aiuta a mantenere l’orecchio pulito.
Quando la presenza di cerume è eccessiva questo smette di defluire come dovrebbe verso l’esterno e comincia ad accumularsi all’interno del condotto uditivo dando luogo all’ostruzione.
Spesso la presenza di tappi di cerume causa fastidi come lievi problemi di udito, che risulta ridotto ( i suoni si percepiscono ovattati), ronzii e dolore. Tuttavia non si tratta di un disturbo grave.
Anche quando la riduzione dell’udito (si parla in questo caso di ipoacusia ostruttiva) è notevole si tratta di un disturbo transitorio.
Infatti tutti i fastidi legati alla presenza di un tappo di cerume possono essere risolti mediante la rimozione dello stesso che però si consiglia di far effettuare da un medico otorinolaringoiatra, che, oltre a condurre una visita accurata dell’orecchio, potrà estrarre il tappo avvalendosi di tecniche sicure e indolori.
Gli esperti sconsigliano quindi il ricorso a metodi fai da te e, a scopo preventivo, l’uso di cotton fioc per la pulizia quotidiana delle orecchie a meno che non ci si limiti a utilizzarli per la parte esterna dell’orecchio e non vengano spinti troppo in profondità se proprio li si vuole utilizzare anche per la pulizia della parte interna.