E’ attualmente sottoposto all’assunzione di un farmaco sperimentale contro l’ebola il medico italiano di Emergency che ha contratto il virus in Sierra Leone. Giunto senza problemi all’Ospedale Spallanzani di Roma, il Centro di riferimento per la malattia del nostro paese l’uomo ha attualmente sviluppato uno stato febbrile ma appare vigile e collaborante.
Febbre a 39° ma condizioni stabili e non è disidratato: sono questi i particolari delle condizioni dell’italiano che ha contratto il virus dell’ebola in Sierra Leone mentre collaborava con Emergency nella cura dei malati. I sanitari che si stanno occupando di lui, hanno fatto sapere tramite il bollettino medico diffuso, che «ha iniziato un trattamento antivirale specifico con farmaco non registrato, autorizzato con ordinanza dall’Aifa, su indicazione del ministro della Salute». Per lui al momento non sono ovviamente previsti incontri con la famiglia, anche se in base alle sue condizioni potrà comunicare con loro via telefono.
Il farmaco sperimentale utilizzato dall’uomo è quello già utilizzato per curare i malati di ebola in Spagna e negli Stati Uniti. Il suo nome non verrà reso noto dai sanitari fino a che i protocolli terapeutici non saranno adeguatamente definiti. I medici che hanno in cura l’uomo ammettono di sentire la pressione mediatica su di loro, ma sono perfettamente tranquilli ed a loro agio con le procedure. Vi è un po’ di tensione generale perchè si tratta del primo caso di ebola italiano e per quanto i protocolli siano sicuri e ben preparati si tratta comunque di un paziente «zero» per l’equipe. Va sottolineato però che nella struttura sono abituati a trattare con malati affetti da gravi malattie infettive e che quindi il personale è attento e preparato. Chi giustamente vive con apprensione ed un po’ di rabbia la situazione è la famiglia del medico siciliano ricoverato. E’ infatti rimasta nella propria abitazione ad Enna. Due le motivazioni: prima di tutto non è possibile incontrare l’uomo, ed egualmente importante, per evitare i giornalisti. Al momento quest’ultimo comunica tramite sms, fattore che attualmente preoccupa i figli e la moglie dell’uomo, i quali vorrebbero ascoltare la voce del proprio caro per essere sicuri delle sue condizioni.
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