Un epidemia di colera è attualmente in atto nel sud del Sudan: le vittime al momento sono almeno 32. Cinque di loro sono bambini. Secondo gli esperti proprio l’ambiente scolastico avrebbe avuto un ruolo cruciale nell’espandersi del contagio.
In totale sono 700 i casi registrati nella sola capitale dello stato nelle ultime settimane. E’ l’Unicef, l’agenzia per i minori delle Nazioni Unite a rendere nota questa emergenza. Il colera è una patologia causata dal batterio Vibrio cholerae il cui contagio avviene per contatto diretto o indiretto con feci ed alimenti contaminati. Nei casi più gravi può portare anche al decesso per disidratazione se non si hanno gli strumenti ed i medicinali giusti per combatterlo. Spiega il responsabile dell’Unicef Jonathan Veitch:
Il colera è una malattia mortale che può colpire i bambini più piccoli in alcune zone. Uno dei modi più efficaci attraverso i quali possiamo rispondere a questa epidemia è dando ai bambini che vanno a scuola gli strumenti per difendersi dal contagio, condividendo con i loro genitori le informazioni necessarie per proteggere la propria famiglia.
Le autorità internazionali stimano che vi sono almeno 5 mila bambini a rischio decesso per questa patologia in Sudan. Ed è per questo che le stesse puntano alla creazione e distribuzione di piccoli kit di semplice comprensione per loro, in modo tale che possano portarli a casa ed insegnare la prevenzione anche alle proprie famiglie: gruppi nei quali statisticamente solo una persona su 4 è in grado di leggere o scrivere. Contestualmente nell’intero stato televisioni e radio stanno dedicando sempre maggiore spazio al colera ed alla sua lotta.
L’Unicef è intenzionata a bloccare l’espansione del contagio prima che lo stesso possa peggiorare con l’arrivo della stagione delle piogge sul Nilo, concentrando i propri sforzi nel portare avanti la campagna di vaccinazione relativa alla malattia per salvare più vite possibili in tempo.
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