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Progetto farm&dia per i pazienti diabetici

Nell’intervallo fra una visita specialistica e l’altra, molti cittadini dichiarano di av­vertire spesso una sorta di vuoto assistenziale. Da una recente indagine emerge come questo sia tra i più seri motivi di disagio:

“Sentirsi la­sciati soli»

riferisce Paola Pisanti, diri­gente della Direzione generale Programmazione del Ministero della Sa­lute.

«Così non deve essere, da tempo il Servizio sa­nitario nazionale ha fatto una scelta precisa: la condizione cronica si pre­viene e si segue sul territorio, ricono­scendo e potenziando tutte le risorse che il cittadino incontra dove vive e fra queste, sempre di più, le farmacie».

Già nel 2007, l’As­sociazione medici diabetologi e la Fe­derazione dei titolari di farmacia, Fe­derFarma, hanno avviato il progetto Farm&Dia, teso a dare ai Farmacisti interessati le competenze necessarie per dare supporto alla persona con diabete. Nel novembre 2009 Farm&Dia è en­trato nella sua fase di piena operativi­tà, si sono tenuti in Lombardia, Pie­monte, Puglia e Campania i primi 4 di 16 corsi di formazione residenziali di due giorni con 15 ore di lezioni tenu­te da diabetologi, ciascuno dei quali vede la partecipazione dì 50 farmacie in tutta Italia.

Sommando agli 800 par­tecipanti i 200 farmacisti che hanno preso parte alle edizioni `pilota’ di Farm&Dia nel 2007,

«si arriva a mille Farmacisti in tutta Italia, in grado di dare un supporto concreto e certificato alla persona con diabete»

nota An­narosa Racca, Presidente nazionale di FederFarma. Proprio lo scorso no­vembre è stato pubblicato il privo di una serie di decreti del governo,

«che assegnano per la prima volta alle farmacie precisi compiti di informazione e di assistenza al cittadino, proponen­dogli un salto di qualità: sempre più professionista della salute, elemento attivo del Sistema sanitario naziona­le, i concetti base che hanno mosso l’alleanza fra AMD e FederFarma si sono tra­sformati in fatti, ponendo le basi per un  miglioramento nell’assistenza al  paziente soprattutto cronico»

«Nasce ufficialmente la figura del Farmacista di Comunità che potrà parte­cipare a campagne di prevenzione e screening, effettuare analisi e test all’interno della farmacia e potrà anche, in accordo con il medico di Medicina generale, recarsi al domicilio del pa­ziente per eseguire test o per aiutarlo nell’assunzione di farmaci o nell’uti­lizzo di presidi»

spiega Damiano De-grassi, Farmacista di Udine e coordi­natore di Farm&Dia. La legge incenti­va infatti le Asl e le aziende ospedalie­re a utilizzare le farmacie come `punti di appoggio’ per la prenotazione di vi­site e prestazioni, nonché per il paga­mento del ticket, ove richiesto.

«Per noi Farmacisti si apre una pagina nuova, una sfida insieme difficile e di grande interesse. Lo Stato ci riconosce quanto di meglio è stato fatto e ci sti­mola a dare sempre di più: a divenire un punto di servizi, ufficializzando un ruolo che abbiamo sempre avuto ma che forse avevamo dimenticato. Vo­gliamo essere una farmacia dove il cliente entra sapendo di trovare una risposta»

commenta Annarosa Racca. L’Associazione medici diabetologi, che nel corso degli anni ha dedicato grandi energie per promuovere Farm&Dia, si è attivata

«perché siamo coscienti che la persona con diabete si deve muovere in un percorso, in una scacchiera nella quale ogni ‘pezzo’ ha un suo modo di muoversi, ma tutti hanno un fine comune e un metodo condiviso»

ricorda il presidente na­zionale dell’AMD, Sandro Gentile, intervenuto come Annarosa Racca al primo corso di Farm&Dia. La condivisione delle informazioni è importante. Per rispondere alle esi­genze del cittadino e accettare la sfida posta dalla legge il Farmacista deve impegnarsi e imparare.

L’obiettivo è infatti

«trasferire al far­macista il linguaggio dello specialista, le conoscenze che gli servono per individuare le persone a rischio, per spie­gare ad un paziente le modalità e perfi­no le finalità di assunzione di un far­maco, il funzionamento di un presi­dio, per accompagnarlo nel suo per­corso soprattutto nell’intervallo tra un incontro con lo specialista e l’altro»

sottolinea Giovanni Perrone, direttore del Gruppo di studio Farm&Dia della AMD e ideatore dell’iniziativa. Ancora una volta il diabete è all’avan­guardia, è il primo terreno sul quale si concretizzano modalità avanzate e appropriate di cura della malattia cronica.

da http://www.modusonline.it/farmedia/about.asp