Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Malattie Rare » Una cura fai-da-te salva la vita ad un bambino dato per spacciato

Una cura fai-da-te salva la vita ad un bambino dato per spacciato

L’incredibile storia, tanto per cambiare, arriva dall’Inghilterra, patria delle trovate geniali dal punto di vista medico. Sembrava dovesse trattarsi di una tragedia: un bambino inglese di otto anni, Reuben Grainger-Mead, era affetto da una rarissima malattia simile all’anemia di Diamond-Blackfan, la quale comportava problemi al midollo osseo, con conseguenti difficoltà ai globuli rossi, il cui livello era troppo basso, e ad avere il sistema immunitario troppo debole.

Una situazione tragica, a cui i medici di mezzo Regno Unito non davano tante speranze. Ma stavolta la scienza ha toppato. Chiamatelo miracolo, o solo fortuna, ma di fronte all’ennesima diagnosi medica, i genitori sono venuti a sapere che il figlio era carente di certe proteine ed amminoacidi. A questo punto hanno tentato di curarlo con dosi massicce di integratori, ed il bambino è guarito.

Prima della terapia infatti, il piccolo Reuben era costretto a fare una trasfusione di sangue al mese, faceva fatica a parlare, e l’unico modo che c’era per salvarlo era un trapianto di midollo osseo, una delle operazioni più difficili e pericolose che si possano fare. Dopo la terapia, improvvisamente ha ripreso la crescita come quella dei suoi coetanei, parla e si muove come se non avesse mai avuto problemi.

Probabilmente i genitori Grainger-Mead avevano visto il film “L’Olio di Lorenzo“, una commovente storia basata su un evento realmente accaduto, e che aveva visto come protagonista il piccolo Lorenzo Odone. Anche lui, come Reuben, era affetto da una grave patologia rara, l’aldrenoleucodistrofia, per cui i medici gli avevano pronosticato che non avrebbe raggiunto i 10 anni. Ma la madre non si perse d’animo, e grazie ad una strana combinazione di olio d’oliva e di colza riuscì a farlo guarire, fino a quando, nel 2008, è morto all’età di 30 anni. Oggi questa terapia “fatta in casa” è utilizzata in via ufficiale per curare questa malattia. Probabilmente la trovata geniale della famiglia Grainger-Mead, per quanto incredibile, potrà essere utilizzata per salvare altre vite umane, oltre che quella del loro figlio, tra lo stupore dell’intero mondo medico.

[Fonte: Repubblica]