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Guidare con l’allergia: vademecum ai farmaci antistaminici


In Italia, nel 2006 si sono contati quasi 240mila incidenti, che hanno provocato circa 5700 morti e oltre 330mila feriti. Un colpo di sonno al volante può dipendere anche da un’allergia. Spesso è collegato all’assunzione di farmaci, impiegati anche nel trattamento delle riniti, che possono determinare sonnolenza, quindi calo di riflessi e di incapacità di reazione. In Italia oltre 9 milioni di adulti soffrono della forma stagionale, soprattutto le donne under 44.

Da ciò nasce la campagna di informazione e sensibilizzazione Guidare con l’allergia, rivolta ai cittadini, sulle allergie e sul rischio di incidenti collegati all’assunzione di farmaci che possono indurre sonnolenza. La campagna è promossa dalla Federazione italiana delle Associazioni di Sostegno ai Malati asmatici e allergici, in collaborazione con Automobile Club Milano e Società italiana di Medicina generale e il patrocinio scientifico di Associazione Allergologi Immunologi territoriali e ospedalieri.

Ad oggi è un progetto sperimentale che coinvolge solo la Regione Lombardia ma l’obiettivo è di allargarlo. Si prevede la distribuzione capillare di un opuscolo informativo presso gli ambulatori medici, le sedi provinciali e le delegazioni dell’Aci in Lombardia, per diffondere sia informazioni utili per mettersi alla guida in condizioni di maggior sicurezza, sia consigli a chi soffre di allergia perché non diventi vittima e causa di incidenti stradali.


Nella sola Lombardia gli incidenti registrati nel 2006 sono quasi 50mila e circa 60mila i feriti. Il 20% è attribuibile, come causa o concausa, alla sonnolenza, a volte dovuta all’uso di certi farmaci, come gli antistaminici impiegati per alleviare i sintomi delle allergie. I farmaci di prima generazione presentano i classici effetti collaterali, con al primo posto sedazione, accompagnata da stanchezza e talvolta da confusione. Possono essere compromessi anche la memoria verbale, l’attenzione agli errori e la lunghezza dei tempi di reazione.Sfortunatamente può verificarsi anche una sinergia tra le reazioni avverse a questi farmaci e alcune manifestazioni cliniche della malattia. Sempre più spesso, infatti, la rinite allergica viene messa in rapporto con disturbi respiratori del sonno.

I nuovi antistaminici, meno lipofilici dei predecessori, passano più difficilmente la barriera emato-encefalica; inoltre si possono utilizzarle a posologia inferiore, ottenendo una maggiore efficacia e una superiore tollerabilità e sicurezza. Nel trattamento delle patologie allergiche il medico deve limitare al massimo gli effetti indesiderati dei farmaci, tra cui la compromissione dello stato di vigilanza, che possono manifestarsi soprattutto tra chi sceglie il fai da te.