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Mal di testa, in arrivo la puntura virtuale

Nuove frontiere mediche contro il mal di testa: è in arrivo la puntura virtuale, un innovativo e rapido sistema di inoculazione del farmaco che agisce in pochi istanti. Il principio attivo è lo stesso dei farmaci assunti per via orale: il sumatriptan. Senza però le controindicazioni del malassorbimento gastrico e con in più il vantaggio di entrare in circolo e attivarsi già nei primi dieci minuti. Particolarmente adatto a chi soffre di cefalea a grappolo.

La Food and Drug Administration lo ha già approvato e presto potrebbe arrivare anche da noi. Ma vediamo di scoprire meglio di che si tratta. Una siringa ed un ago completamente indolore, composto da un flusso compresso di azoto che in un decimo di secondo libera il principio farmacologico analgesico. Entro mezz’ora dall’inoculazione addio dolore.

A presentarlo ieri a Genova, nel corso del IV Congresso ANIRCEF Cefalee, conoscenze attuali e prospettive future, Alan Rapoport, della UCLA University di Los Angeles. Ma vediamo bene di che si tratta e come si compone. La puntura virtuale contro il mal di testa a prima vista sembra un grosso pennarello bianco, in realtà è un dispenser farmacologico: fatta scattare con il pollice la clip del cappuccio, espelle il farmaco sottocute dal lato anteriore.  Si inietta sulla pelle della coscia o dell’addome. Il 98% dei pazienti impara ad usarlo in breve tempo. Come ha spiegato lo stesso Rapoport:

Occorrono soluzioni sempre nuove per i pazienti che spesso lamentano un controllo imperfetto del dolore e cercano nuove terapie con effetto più rapido e duraturo. L’anno scorso avevo annunciato il cerotto iontoforetico: in America è in fase di avanzata sperimentazione negli attacchi caratterizzati da forte nausea e vomito (soprattutto emicrania con aura) che rendono problematico l’uso di farmaci per bocca.

Secondo Rapoport il sumatriptan, il primo dei triptani ad essere diventato generico, è molto usato dai pazienti con cefalea a grappolo. Le punture, però, vengono spesso snobbate perché poco pratiche e le pillole provocavano malassorbimento gastrico, con la diminuzione degli effetti del farmaco. Da qui l’esigenza di nuove modalità di utilizzo, come quella appena ideata.

[Fonte: Corriere]