Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Oncologia » Cancro al polmone, perché viene anche a chi non fuma?

Cancro al polmone, perché viene anche a chi non fuma?

Il cancro al polmone, si sa, è la principale causa di morte per tumore tra i fumatori. Ma purtroppo colpisce anche tantissime persone che non fumano. Viene da pensare che queste persone potrebbero esserne state colpite a causa del fumo passivo, ed in parte è vero. Ma non sempre è così. Secondo i ricercatori del Translational Genomics Research Institute, il 10% dei casi di cancro al polmone avvengono in persone che non hanno mai fumato o hanno fumato in tutta la vita meno di 100 sigarette.

La causa di questa patologia è da ricercare in una mutazione genetica. La scoperta di questa trasformazione però potrebbe essere positiva non solo per questo genere di pazienti, ma anche per i fumatori o per potenziali cure future per altri tipi di cancro in quanto si tratterebbe di una mutazione che gli studiosi notano sempre più spesso nei malati oncologici, e su cui dicono poter puntare nelle prossime terapie.

Il dottor Timothy G. Whitsett, autore principale dello studio, e colleghi hanno visitato tre donne affette da adenocarcinoma con tre situazioni differenti: una non fumava ed era in uno stadio precoce, un’altra non fumava ma era in uno stadio avanzato, mentre la terza era fumatrice ed era in uno stadio precoce della malattia. Sequenziando il genoma ed ottenendo la trascrizione, è stato possibile identificare le mutazioni genetiche di ogni paziente, comprese le alterazioni del percorsi che hanno portato allo sviluppo e alla progressione delle malattie polmonari.

Quello che Whitsett ha individuato è che nel primo caso (non fumatrice allo stadio iniziale) c’erano poche mutazioni genetiche; nel secondo caso le mutazioni erano più evidenti, in particolare in quello che viene definito il “classico gene soppressore del tumore”. Secondo la sua teoria la mutazione di questo gene potrebbe aver favorito la progressione della malattia che da esso sarebbe dovuta essere combattuta. Ma è analizzando il terzo caso che si è accesa la classica lampadina: le mutazioni erano differenti.

Le mutazioni genetiche che avvenivano nei fumatori affetti da cancro al polmone erano diverse rispetto a quelle dei non fumatori, in particolare nelle traslocazioni EGFR, KRAS e EML / ALK. Ora le osservazioni si allargheranno ad un centinaio di pazienti circa per trovare conferma, ma se fosse tutta qui la questione, secondo i ricercatori sarebbe possibile individuare dei percorsi terapeutici dedicati ai non fumatori che potrebbero ricevere cure diverse rispetto ai fumatori.

[Fonte: Sciencedaily]

Photo Credits | Thinkstock