La Commissione Europea ha approvato l’immissione in commercio di un nuovo farmaco, l’Osimertinib, che potrebbe rivelarsi molto utile per la cura del tumore al polmone. E’ questa infatti una delle malattie più mortali, per uomini e donne, per la quale ancora purtroppo non esiste una cura risolutiva. Il nuovo farmaco è diretto a pazienti adulti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione T790M del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).
L’Osimertinib agirebbe in modo molto diverso dalla più conosciuta chemioterapia e minori sarebbero anche gli effetti collaterali rispetto a un trattamento, la chemio appunto, che purtroppo è molto invasivo per chi si trova costretto a subirlo (tante infatti le conseguenze negative sull’organismo). Il nuovo farmaco approvato, però, sarebbe valido solo per la cura dei pazienti che risultassero positivi alla mutazione T790M. Inutile, dunque, sarebbe usarlo nelle persone con tumore al polmone che però non risponde a questa specifica mutazione.
Le prove fatte fino ad oggi fanno ben sperare per il futuro: si è registrato un tasso di risposta obiettiva del 66% e una sopravvivenza mediana libera da progressione di 9,7 mesi in coloro che, positivi alla mutazione T790M, si sono sottoposti al trattamento con Osimertinib. Questo farmaco, in compresse da 80 mg da somministrare una volta al giorno, potrebbe rappresentare dunque un importante passo avanti per il trattamento del cancro al polmone, uno dei più diffusi soprattutto nei fumatori. Si stima che il tumore al polmone rappresenti circa un terzo di tutte le morti causate da questo tipo di malattia, superando la mortalità del tumore al seno, alla prostata e del colon-retto messi insieme. Ecco perché l’immissione in commercio di questo nuovo farmaco è largamente attesa.
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