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Ernia del disco, quale terapia? Risponde l’ortopedico

Richiesta di Consulto Medico su ernia del disco
“Buongiorno, mi chiamo Giuseppe ho 52 anni e sono infermiere in rianimazione, svolgo sporadica attività fisica (passeggiate e corsa). Ultimamente avvertivo sopportabili mal di schiena nella zona lombare che regredivano a riposo. Tre settimane fa, c’è stata una recrudescenza della sintomatologia, via via progressiva che mi costretto ad interrompere l’attività lavorativa. Non ricordo episodi cruenti che possano aver scatenato la sindrome dolorosa, acutissima e resistente ai normali antidolorifici (piroxicam, Ibuprofene, tachipirina)……….

………….L’ortopedico mi ha prescritto la seguente terapia: 1) Desametasone 4mg mattina e sera per tre giorni ed a seguire solo mattina per quattro giorni 2) Nicetile 500mg a giorni alterni. 3)Tavor 0,5mg mattina 1 mg sera. I sintomi sembrano regredire. RMN alla colonna lombo sacrale della quale allego il referto. Dimenticavo una indicazione importantissima : non ho mai avuto nessun deficit motorio ne impotenza funzionale di genere alcuno. REFERTO: Esame eseguito con sequenze effettuate nel piano sagittale ed assiale con tecnica TSE e GRE, T1w e T2w in parte con soppressione del grasso. Parzialmente raddrizzata la fisiologica lordosi lombosacrale. Sofferenze discali multiple per ridotta idratazione dei dischi fibrosi a livello di L3-L4 ed L4-L5. Alterazione degenerativo-artrosica delle limitanti somatiche con ipertrofia dei massicci articolari ed iniziale appuntimento osteofitosico marginosomatico.

Non evidenti aree di alterato segnale nel tratto distale del midollo spinale. A livello di L1-L2 complesso disco-ligamentoso complessivamente in sede fisiologica. A livello di L2-L3 si segnala una protrusione posteriore del disco fibroso ad ampio raggio che assume le caratteristiche in sede paramediana sinistra di un grossolano prolasso erniario espulso sottoligamentoso in fase subacuta migrato cranialmente del DT max di 1,4 (CC) x 0,7 (AP) x 1,7 (LL) cm circa che oblitera il recesso antero-laterale sinistro dello speco vertebrale con conseguente impronta sulle sezioni omolaterali del sacco durale e sulle radici della cauda; l’ernia espulsa tende, inoltre, ad obliterare l’orifizio interno del forame di coniugazione omolaterale e ad impegnarsi nello stesso dal III prossimale sino al III distale, senza comunque evidenza di rimodellamento osseo né slargamento dello stesso, con conseguente conflitto meccanico meningo-neurale sulle radici nervose emergenti omolaterali.

A livello di L3-L4 si segnala la protrusione posteriore e bilaterale del disco fibroso con obliterazione del tessuto adiposo epidurale anteriore e lieve impronta sul sacco durale che tende ad impegnarsi nei recessi inferiori dei forami di coniugazione riducendone l’ampiezza in particolare a destra dove assume al III distale ed in sede extraforaminale caratteristiche di piccola pseudoernia responsabile di possibile interferenza sulla radice nervosa omolaterale. A livello di L4-L5 protrusione posteriore del disco fibroso ad ampio raggio responsabile di cancellazione dello spazio epurale anteriore e di impronta sulla superficie ventrale del sacco durale che assume carattere di con probabile interferenza neuromeccanica sulle radici nervose di destra della cauda. A livello di L5-S1 si segnala la minima protrusione posteriore del disco fibroso con obliterazione del cellulare adiposo epidurale anteriore e del recesso anteriore del forame di coniugazione di sinistra. Quale consiglio? Inizio fisioterapia?, Intervento? Attività fisica? Terapia adiuvante e conservativa? Posso rinforzare ciò che rimane dell’apparato? Grazie infinite. ”

Specializzazione Ortopedia e Medicina dello Sport
Tipo di Problema Ernia discale espulsa

 

Risponde il  professor Francesco Bizzarri specialista in ortopedia e traumatologia, medico dello sport, dipendente dell’Università di L’Aquila e presidente nazionale della Società Italiana di Ginnastica Medica:

Per contatti diretti: [email protected] o al cellulare 338/5665050

“Egr.Sig.Giuseppe, è una colonna che ha lavorato e noi sappiamo cosa significa fare l’infermiere della rianimazione. Detto ciò, anche se avrei voluto sapere il suo peso..personalmente la cura che ha fatto, cortisone, neurotroficola,  la ritengo ottima, ma avrei aggiunto del miorilassante ed avrei tolto il tavor…oggi se la fase dolorosa è passata le consiglio la FKT: ginnastica posturale a lunga gittata cioè per 4/6 mesi, nell’eventualità lo step successivo è fare delle infiltrazioni sotto guida TC….e se è in sovrappeso…perdere i chili in eccesso.Saluti F.Bizzarri”

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