L’osteoporosi si combatte con la prevenzione, già dall’infanzia. Lo hanno ricordato gli specialisti che oggi, nella Giornata Mondiale dedicata alla sensibilizzazione in tema, si sono incontrati e confrontati con i cittadini.
Stiamo parlando di una malattia silente, che arriva a manifestarsi quando ormai è troppo tardi: nel momento in cui la fragilità delle ossa porta a fratture. Le cifre sono impressionanti. Solo in Italia sono affette da osteoporosi circa 5 milioni di persone. Si parla giustamente di emergenza sanitaria, non solo per i costi, ma anche e soprattutto per l’invalidità, la perdita di autonomia che ne consegue. Basta pensare che nel nostro Paese l’85% (circa 250.000 ogni anno) delle fratture vertebrali è riconducibile ad osteoporosi.
Addirittura, se si considerano le 90.000 fratture del femore, si calcola una mortalità del 20% nel primo anno successivo all’evento ed il 40 % di invalidità.
In generale con l’osteoporosi l’osso tende ad assumere una consistenza porosa, friabile e dunque più fragile. Si assottiglia, anche nei punti estremi : ne risulta un incurvamento della colonna vertebrale, riduzione dell’altezza, mal di schiena e dunque difficoltà ed incertezza nel camminare (da qui qualche caduta apparentemente banale).
Questi sintomi sono spesso sottovalutati, considerati tipici dell’invecchiamento. Giusto, ma limitativo, come l’idea che si tratti di una patologia esclusivamente femminile: di fatto, dopo i cinquanta anni (e dunque dopo la menopausa) questa patologia metabolica e degenerativa delle ossa colpisce una donna su quattro e un uomo su otto. Dunque anche il sesso forte deve prestare attenzione e prevenire!
Come? Con la giusta alimentazione ed uno stile di vita adeguato. La struttura ossea si forma sin dai primi anni di vita, già da questo momento è dunque importante accumulare calcio, tramite il cibo (latte, formaggi, verdure ecc) ed esporsi correttamente al sole per una adeguata sintesi di vitamina D.
Non solo: il fumo e l’alcool sono nemici delle ossa, occorre evitarli come la vita sedentaria. Di contro la giusta attività motoria e sportiva mantiene i muscoli tonici e quindi capaci di una maggiore protezione nei confronti dell’ossatura sottostante. Questi in succo i consigli concreti per la prevenzione, ma se si è arrivati tardi?
Nuovi farmaci si sono recentemente affacciati sul percorso terapeutico (qui). Solo una minima parte delle persone affette da osteoporosi però riesce a seguire le cure in modo adeguato (spesso si tratta di farmaci con effetti collaterali o molto costosi). Dunque? Sarà banale, ma efficace: prevenire è meglio che curare.