Il cerotto high-tech contro l’emicrania torna a far parlare di sè negli States ed in tutto il mondo, dopo il rilascio ufficiale del brevetto con l’approvazione dell’FDA (US Food and Drug Administration) e i successi delle prime sperimentazioni che hanno sfatato, anche se su campioni di pazienti non molto ampi, il rischio di effetti collaterali pericolosi. Il cerotto, brevettato dalla NuPathe Inc, un’azienda farmaceutica americana specializzata nello sviluppo di farmaci legati a malattie neurologiche e psichiatriche, contiene Sumatriptan (Imitrex), un agonista della 5 idrossitriptamina, un principio attivo di indicazione specifica contro le sindromi cefaliche, indicato particolarmente per la cefalea a grappolo e per le emicranie in forma acuta.
L’idea alla base del rivoluzionario prodotto è che un rilascio graduale a livello epidermico del farmaco Sumatriptan, piuttosto che l’assunzione a circolazione immediata per via orale (pillole), nasale (spray) o ancora tramite iniezioni (eccipiente liquido), possa sia ridurre i fastidiosi effetti collaterali, sia prolungare l’azione del principio farmacologico evitando che il mal di testa si ripresenti ad intervalli regolari costringendoci ad assumere ulteriori dosi di analgesici.
Il cerotto tecnologico contro il mal di testa si applica sul braccio e, grazie ad un sistema computerizzato, rilascia gradualmente l’antidolorifico su un lasso di tempo di cinque ore, evitando la comparsa di nausea, non di rado legata all’assunzione di questo genere di farmaco. Sia con il cerotto che con le iniezioni si aggira infatti l’assorbimento del principio farmacologico tramite l’apparato gastrointestinale, rendendo maggiormente previdibili e diminuendo enormemente gli effetti collaterali. Inoltre, il rischio di soffrire dopo la fine dell’effetto del farmaco di recidive ancora più dolorose del mal di testa iniziale si abbassa enormemente se si opta per la somministrazione a livello epidermico.
Il cerotto high-tech contro l’emicrania potrebbe rappresentare una valida soluzione contro le forme acute di cefalea che si stima colpiscano ben il 12% della popolazione mondiale. Ulteriori sperimentazioni su una casistica più ampia sono in corso e sono attese negli States, dove comunque l’approvazione dell’FDA è già arrivata. Per averlo in Europa e in Italia bisognerà aspettare il via libera di Emea e Aifa, nonchè ulteriori studi applicativi. Intanto al congresso del Centro cefalee dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, svoltosi nei giorni scorsi a Stresa, sono emerse altre novità patient-friendly nella cura delle cefalee, come lo spray nasale a base di didroergotamina, anche questo con meno effetti collaterali delle tradizionali pillole.