Le notti insonni non ci lasciano soltanto quella spiacevole sensazione di stanchezza appena svegli e un senso di disagio che si protrae per tutto il giorno, ma anche qualche chilo in più. O almeno questo è quello che affermano diversi studi svolti sull’argomento, che gettano luce sulle relazioni tra il cattivo riposo notturno e l’accumulo di chili in più nel corso del tempo.
L’ultimo, in ordine di arrivo, ha indagato sull’impatto dell’insonnia nelle donne di mezza età e in quelle anziane soffermandosi proprio sull’incremento del peso corporeo dovuto alle ore trascorse a guardare il soffitto senza riuscire a prender sonno. Come se invecchiare non fosse già abbastanza, rispetto alle loro coetanee che dormivano sonni tranquilli, le insonni over quaranta ingrassavano più velocemente e in misura maggiore.
I ricercatori, un’équipe finlandese della University of Helsinki, hanno studiato i dati di 7.300 pazienti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni, sia uomini che donne. E hanno scoperto che l’aumento di peso era successivo allo sviluppo di disturbi del sonno. Relazione valida solo per le donne, il sesso maschile, infatti, non sembrava essere intaccato minimamente, a livello di aumento di peso, dall’insonnia.
Nello specifico circa 1/3 delle donne insonni guadagnava peso rispetto ad un 1/5 delle coetanee dal sonno regolare. Altre ricerche suggeriscono che il sonno influisce sul girovita. Eppure non si conoscono ancora le cause. Stando a quanto afferma lo stesso autore dello studio, il dottor Peppi Lyytikainen:
Ci sono alcune evidenze che portano ad attribuire questa relazione alla leptina e alla grelina, due ormoni che regolano l’appetito. I disturbi del sonno sfaserebbero i livelli di queste due proteine della fame, portando a mangiare di più.
Ma sono solo ipotesi, non ci sono infatti dati che certificano la perdita di peso avvenuta dopo aver risolto i disturbi del sonno. Intanto si sa con certezza che dormire bene aiuta a vivere meglio e a migliorare i rapporti con gli altri. Per qualche consiglio su come aumentare la qualità del vostro sonno cliccate qui. Lo studio completo è stato pubblicato sull’International Journal of Obesity.
[Fonte: Reuters Health]