Se osservate qualcuno leggere un libro o un quotidiano piuttosto che studiare mentre sgranocchia una mela, sappiate che in quel momento non si sta solo documentando o divertendo nella lettura e al contempo alimentandosi con uno spuntino leggero e salutare. Sta facendo molto di più: sta tenendo lontana la demenza senile.
E’ quanto si afferma in un recente studio, condotto da un’équipe di ricercatori del French National Institute, e pubblicato sull’autorevole rivista di divulgazione scientifica British Medical Journal. A quanto pare un alto consumo di frutta e verdura ed un’istruzione a tempo pieno mantengono il cervello vitale, sano, attivo e reattivo, allontanando il rischio di sprofondare nella demenza.
La percentuale di beneficio è davvero sorprendentemente alta. A quanto risulta dai dati diffusi dagli studiosi, pare infatti che stimolando un consumo più elevato di frutta e verdura ed un più elevato tasso di istruzione si potrebbero evitare ben 4 casi di demenza su 10.
Nello studio è stato coinvolto un campione composto da circa 1.433 persone, tutte in buona salute e di età superiore ai 65 anni, residenti nel Sud della Francia e reclutate tra il 1999 e il 2001. I ricercatori ne hanno esaminato le abitudini di vita, conducendo inoltre una serie di test cognitivi. Relazionando i dati raccolti si sono resi conti che più a lungo si prolunga l’istruzione e più si scongiura il rischio demenza.
Il merito è dello studio che rende più flessibile il cervello, garantendogli più forza rispetto ai sintomi di malattie come il morbo di Alzheimer, più prontamente contrastati e affievoliti. Le stime diffuse dagli studiosi parlano di una riduzione del 18% dei casi di demenza con un periodo di istruzione di sette anni.
Frutta e verdura hanno invece il merito di scongiurare la depressione (responsabile da sola del 10% dei casi di demenza) ed il diabete, abbassando del 21% la diagnosi di nuovi casi di demenza.
Via libera dunque a frutta, verdura e…lettura!
[Fonte: Agi Salute]