La depressione è un male molto comune e spesso se ne parla, anche a sproposito. Questo anche perché è difficile capirne i meccanismi che ne sono alla base, le cause originali e quelle scatenanti i sintomi. In passato, si pensava banalmente a fragilità emotiva, vista anche la frequenza d’insorgenza di tale patologia fra le donne (che si ammalano di depressione due volte in più rispetto agli uomini). Oggi sappiamo che le cose sono diverse: che le cause sono altre, numerose e spesso interagiscono tra loro.
Gli ormoni femminili e la depressione
Di sicuro c’è una componente ormonale decisiva che fa della depressione una malattia di genere (femminile) che va curata ed indagata anche e soprattutto in questo senso. Basti pensare alle forme in cui si sviluppa la depressione: premestruale, depressione post partum, in gravidanza o nel periodo dell’arrivo della menopausa.
La genetica e la depressione
Anche se non è stato ancora identificato un gene specifico alterato, la componente genetica ha di sicuro un ruolo importante: la familiarità alla malattia sembra essere una prova (ovvero se si ha un parente stretto affetto da depressione, vi è una probabilità maggiore di sviluppare tale disturbo). In particolare gli studiosi ritengono che una malattia genetica sia in grado di alterare la funzionalità di alcuni neurotrasmettitori, in particolari quelli legati alla serotonina, uno degli ormoni legati alla sensazione di benessere, al buon umore. Esistono però delle componenti ambientali che hanno gli stessi effetti.
Stess, ritmi circadiani e depressione
La perdita di una persona cara ad esempio o una grande delusione (stress emotivi) possono provocare depressione. Lo stress, anche quello di una vita vissuta di corsa, interviene sulla produzione di cortisolo, un ormone, che in quantità elevate, sembra agire sul neurotrasmettitore della stessa serotonina. Esiste poi il disturbo affettivo-stagionale, una forma depressiva legata all’alterazione dei ritmi circadiani dell’organismo ed influenzata in positivo o negativo, dalla luce che dagli occhi arriva al cervello. D’inverno è minore, per intensità e quantità, ma lo stesso problema lo vive chi in qualche modo lavora la notte e dorme di giorno. Anche in questo caso c’è una forma di stress e di alterazione dei ritmi fisiologici.
Alimentazione e depressione
Anche una cattiva alimentazione può provocare depressione, laddove vi siano carenze di vitamine e minerali o omega-3 e 6. Alcune recenti ricerche hanno anche evidenziato un aumento dei tassi di depressione anche nelle persone che consumano molti zuccheri (mangiare dolci in caso di melanconia è allora molto pericoloso, tutt’altro che confortante!).
Malattie e depressione
Anche alcune particolari patologie possono sviluppare i sintomi della depressione: problemi della tiroide, il morbo di Addison ed alcune malattie epatiche. Per questo quando si fa una diagnosi di depressione si eseguono dei test diagnostici, per escludere queste ed altre problematiche. Di contro alcune patologie croniche possono indurre ad un tale stress da provocare vera depressione, oppure alcune malattie neurologiche la portano con loro, come nel caso del Parkinson.
Farmaci e depressione
Alcuni farmaci (ad esempio alcune tipologie di anticoncezionali) possono scatenare episodi depressivi. Vanno immediatamente segnalati al medico curante che provvederà a cambiare la terapia; ma anche le droghe e l’alcool, attraverso vari meccanismi possono indurre a sintomi depressivi.
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