E’ stato trapiantato in Francia, per la prima volta in assoluto, un cuore artificiale completamente autonomo. Il paziente scelto è affetto da una insufficienza cardiaca terminale è stato operato presso l’ospedale Georges Pompidou di Parigi.
Ci sono voluti molti anni di ricerche e sperimentazioni prima di arrivare ad un cuore artificiale utilizzabile. Per i medici questo primo trapianto si è svolto in modo soddisfacente ed attualmente la situazione sembra essere sotto controllo. Il paziente è vigile, sotto stretto controllo medico in rianimazione ed in grado di dialogare con i suoi famigliari. Come abbiamo anticipato sopra si tratta di insufficienza cardiaca terminale e quindi senza alcuna possibilità di guarigione: fattore questo che lo ha reso un perfetto paziente zero.
L’azienda che ha creato il cuore artificiale, la Carmat, è conosciuta per aver inventato le valvole cardiache Carpentier-Edwards, attualmente utilizzate in tutto il mondo. E’ dagli stessi inventori, ad ogni modo, che arriva un invito alla cautela sulle conclusioni attraverso un comunicato:
Ci rallegriamo di questo primo trapianto, ma sarebbe chiaramente prematuro trarne delle conclusioni perché si tratta di un prima operazione, con un decorso post-chirurgico ancora molto breve.
E tale punto di vista è più che comprensibile, anche se senza dubbio, in caso di prognosi positiva sul lungo termine, questo cuore artificiale potrebbe rappresentare una strada sicura ed importante da intraprendere non solo per ciò che riguarda le malattie cardiache ma più in generale le protesi biotecnologiche e la loro applicazione nel salvare le vite umane ovviando all’eterno problema di mancanza di organi per i trapianti. Non è una pompa meccanica, ma una protesi che si comporta esattamente come il cuore umano. Senza rischio di rigetto.
Al momento è ancora presto per trarre bilanci. Bisognerà aspettare almeno un mese dalla data dell’intervento. Da lì si potrà poi partire nell’effettuare successive valutazioni. Voi cosa ne pensate? Con tutte le cautele del caso non sembra un piccolo miracolo scientifico?
Photo Credit | Carmat