L’influenza A ha una caratteristica diversa da tutte le altre: colpisce più i giovani rispetto alle fasce considerate di solito più “a rischio”, quelle cioè dei neonati e degli over 65. Anzi, secondo il Ministro al Welfare Sacconi, è proprio la fascia che va dai 2 ai 27 anni quella “responsabile” della diffusione del virus, perché è quella in cui si manifesta maggiormente, ma riguarda anche le persone che più si spostano, e dunque possono trasmettere il virus.
Per questo l’Italia si sta attrezzando e ha già ordinato alle case farmaceutiche che stanno producendo il vaccino 48 milioni di dosi, di cui usufruiranno 24 milioni di persone, visto che per essere completamente vaccinati ci sarà bisogno di due dosi a testa.
I primi a godere dell’immunizzazione, come ampiamente anticipato nelle settimane scorse, saranno i lavoratori più a contatto con il contagio, e cioè gli infermieri, il personale medico e le forze dell’ordine, per un totale di circa 8,6 milioni di persone. Dopodiché, presumibilmente intorno a gennaio 2010, si passerà alla fascia d’età 2-27, che comprende circa 15,4 milioni di persone. Vaccinando queste, si stima che la diffusione potrà essere, se non arrestata, almeno fortemente indebolita.