L’Aids, la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita è un’epidemia infinita, che forse oggi può essere fermata grazie alla ricerca sulle cellule staminali. Non sono troppo lontani gli anni ’80 in cui il virus dell’hiv fu identificato e poi isolato.
La ricerca ha fatto molti passi avanti, specie dal punto di vista terapeutico, anche se una vera cura ancora non è stata trovata. La prevenzione, purtroppo non ha funzionato. Gli ultimi dati dell’Unaids-Oms aggiornati al 2008 evidenziano come ormai l’infezione abbia colpito 33,4 milioni di individui.
Numerosi, troppi ancora i morti per patologie legate all’aids. Le biotecnologie e la ricerca sulle cellule staminali ogni giorno aprono nuove strade di speranza. Tra queste ce n’è una in particolare che sembra abbastanza rilevante.
E’ stata pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista scientifica “Nature Biotechnology” ed è frutto del lavoro di alcuni studiosi dell’Università della California del Sud (Usa), guidati dalla professoressa Paula Cannon.
Il lavoro è partito da alcune evidenze scientifiche già note: il virus dell’Hiv aggredisce le cellule del sistema immunitario attraverso alcune particolari molecole proteiche. Tra queste, la CCR5, conosciuta dagli scienziati già da tempo.
Molte persone resistenti all’aids infatti, hanno dimostrato di possedere una variazione genetica particolare: le loro cellule sono prive di questa molecola. Da qui l’ipotesi e la ricerca americana: attraverso una particolare tecnica, sono state eliminate le CCR5 da alcune cellule staminali che sono poi state iniettate ad alcuni topi.
Gli animali (poverini!) sono stati successivamente infettati, insieme ad altri con cellule normali, dal virus dell’hiv. Dopo 12 settimane i primi topini hanno dimostrato un sistema immunitario molto più forte rispetto agli altri.
Ovviamente è presto per dire che si è giunti alla risoluzione del problema: bisognerà sperimentare la tecnica direttamente sugli esseri umani e vederne i risultati a lungo termine.
A breve, il 18 luglio prossimo, si svolgerà la XVIII° Conferenza internazionale sull’Aids, a Vienna. Qui si incontreranno circa 25.000 scienziati, rappresentanti di governo e persone affette da hiv e aids. Sarà un importante momento di confronto, per capire quale strada occorre seguire dal punto di vista della prevenzione, della terapia, del sociale, ma soprattutto della ricerca in corso.
[Fonte: Apcom]