Il covid non è scomparso, sebbene sia questa l’impressione che molti hanno. O che si tenda a dare a livello normativo. Come regolarsi per proteggersi adeguatamente?
Contagi da covid in aumento
Statisticamente parlando, nella terza settimana di novembre vi è stato un aumento del 31% dei casi di covid rispetto a quelli della seconda settimana. Si è passati da 58 casi per 100.000 abitanti a 76 casi per 100.000 abitanti. Tradotto in un tasso di positività salito al 17,6% per 44.955 casi.
Questi sono i dati raccolti dal Ministero della Salute. Ora, per quanto i numeri non siano ritenuti preoccupanti, bisogna tenere conto di alcune cose. La prima è la campagna vaccinale che non sale rispetto al passato. Molte persone appartenenti alle categorie fragili si sono infatti sottoposti ai richiami, ma la vaccinazione non sembra attirare come dovuto la popolazione.
In parte questo è dovuto anche, con molta probabilità, a una scorretta campagna di informazione. Va detto anche che i medici di famiglia consigliano la dose a seconda delle condizioni di salute dei propri assistiti.
Questa è una parte del problema. L’altra, più incidente nel totale dei contagi da covid, è quella delle precauzioni. Queste ormai non vengono prese, praticamente in nessun ambito. E il fatto che non esista in caso di positività alcun obbligo di isolamento ma semplicemente il raccomandare, rappresenta l’anello più debole di una prevenzione che non avviene.
Non vengono prese abbastanza precauzioni
A meno che il infatti il covid non colpisca duramente la persona, questa non solo non rimane a casa ma spesso e volentieri non prende nemmeno in considerazione di utilizzare la mascherina per proteggere gli altri dal contagio. Si tratta di un problema che oltre che sanitario di tipo sociale. Non si sa mai chi si ha davanti e se la persona possa essere fragile e quindi più in pericolo rispetto a una persona sana.
La raccomandazione è quella di rimanere in casa fino a che i sintomi non sono passati. Viene consigliato fortemente di mantenere la mascherina se si è positivi o se si è una persona fragile o si ha la possibilità di entrarvi in contatto.
Per quel che riguarda il lavoro, se affetti da covid i lavoratori possono farsi fare il certificato dal medico e comunicare ai giorni di malattia al datore di lavoro. Anche per gli studenti non vi è l’obbligo di isolamento ma la raccomandazione di rimanere a casa se si è positivi e soprattutto se si manifestano i sintomi.
Sembra impossibile tentare di evitare il contagio se non esistono più nemmeno delle regole per quanto riguarda i trasporti e luoghi pubblici. Nelle RSA e negli ospedali la mascherina è ancora obbligatoria nei reparti dove vi sono persone fragili o anziani sia per i visitatori che per i pazienti e personale medico sanitario.