Gli scienziati dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina IRB di Barcellona, guidati dal coordinatore del Programma di Biologia Strutturale e Computazionale Miquel Coll, hanno pubblicato un nuovo studio che dimostra che il Raltegravir, il farmaco approvato nel 2007 per il trattamento dell’AIDS, venduto da Merck sotto il nome di Isentress, annulla la funzione di una proteina essenziale per la replicazione di un tipo di herpes virus. Questo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings della National Academies of Sciences (PNAS), è il primo passo verso lo sviluppo di un farmaco contro l’intera famiglia degli herpes virus.
Questi risultati hanno un evidente impatto medico per tre motivi. In primo luogo, gli esseri umani non hanno la proteina virale interessata, quindi questo potrebbe consentire ad un farmaco altamente specifico di non avere gli effetti collaterali che le altre medicine possono avere. Inoltre, l’inibitore non è tossico per gli esseri umani quando somministrato in concentrazioni terapeutiche perché è già sul mercato e quindi i test tossicologici sono già superati; ed in terzo luogo abbiamo i dati che indicano che tutti i virus herpes hanno questa proteina. Di conseguenza potrebbe essere un bersaglio valido contro tutti gli Herpesviridae
ha spiegato Coll.
Gli herpes virus includono agenti patogeni come l’herpes simplex 1 e 2, il virus che causa la varicella altrimenti noto come virus zoster, il virus di Epstein-Barr associato a diversi tipi di tumore, il virus roseola, il citomegalovirus e il virus dell’herpes associato con sarcoma di Kaposi in pazienti affetti da AIDS. Il citomegalovirus umano (HCMV), su cui è stato eseguito lo studio, causa difetti neurologici nell’1% dei neonati nei Paesi sviluppati. Esso produce anche retinite che degenera nella cecità nel 25% dei soggetti con AIDS, difetti nel cervello e nel sistema nervoso centrale dei giovani adulti, infiammazione del colon, mononucleosi e gravi malattie della gola. Sebbene il 90% degli adulti sia portatore di HCMV, questo virus è definito “opportunistico”, cioè agisce in persone con un sistema immunitario indebolito, come i malati di cancro o di AIDS, i destinatari dei trapianti di organi ed i neonati.
I test sono stati effettuati direttamente sulla proteina in provetta.
Ora dobbiamo fare il test per intero sulle cellule infette, migliorare l’effetto del farmaco e verificare che sia efficace anche per altri tipi di herpes virus
conclude Miquel Coll, il cui laboratorio ha brevettato questa scoperta.
[Fonte: Sciencedaily]