Il Messico ha approvato il primo vaccino contro la febbre Dengue. Secondo i piani del governo sudamericano subito 40 mila dosi sono state preparate per essere distribuite nelle aree più colpite dall’infezione.
E’ necessario ricordare che sebbene in alcuni casi le persone non possano sentire immediatamente i sintomi, la febbre di dengue può portare un incremento della temperatura, dolori muscolari e delle articolazioni. Nei casi più gravi può portare alla comparsa di febbre emorragica e rappresentare un grave pericolo per la salute. Dal 2013 sono stati diversi gli Stati che hanno avuto a che fare con epidemie dell’infezione, tra le quali proprio il Messico e il Costa Rica.
Il vaccino, nominato Dengvaxia, dovrebbe iniziare ad essere distribuito il prossimo anno sebbene un prezzo non sia stato ancora stabilito. Spiega il dott. José Luis Arredondo García dell’Istituto Nazionale di Pediatria e uno degli ideatori del farmaco:
La febbre Dengue è un problema di Salute crescente in Messico ed in molti altri paesi subtropicali in America Latina ed Asia. Dengvaxia, come vaccino, rappresenterà un’importantissima aggiunta agli sforzi di prevenzione e controllo della malattia. Sarà un essenziale e forte strumento per aiutare le persone che da tempo soffrono nei paesi come il nostro in cui la patologia è endemica
I trial clinici hanno mostrato che il vaccino è in grado di ridurre le possibilità di contrarre la patologia nei suoi 4 differenti ceppi del 60%. Purtroppo non ha un effetto preventivo spiccato nei bambini con meno di 9 anni.
Il Messico è il primo paese ad aver approvato il Dengvaxia, ma una richiesta per il via libera all’utilizzo verrà presentata in altri 20 paesi entro la fine di dicembre 2015. Si tratta di un passo in avanti molto importante nei confronti febbre di Dengue. Il vettore della stessa è infatti molto diffuso in alcune zone del mondo. Riuscire a dare una protezione alla popolazione era basilare da tempo.
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