La pertosse è una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis. Colpisce prevalentemente i bambini sotto i cinque anni di età ma, in casi meno frequenti, anche gli adulti possono essere contagiati dal virus. Il contagio avviene solo ed esclusivamente da uomo a uomo. Quali sono i sintomi della pertosse? E’ bene conoscerli per poterli prontamente individuare visto che, se non curata correttamente, questa malattia può rivelarsi davvero molto pericolosa specialmente nei piccoli pazienti.
Oggi esiste un vaccino contro la pertosse, ma con il calo generale delle vaccinazioni causato dalla paura degli effetti collaterali, i casi sono tornati ad aumentare. Ecco i sintomi ai quali prestare attenzione.
1. Tosse forte
La tosse è ovviamente il campanello di allarme più importante. Spesso è persistente, dura anche tre settimane, e non accenna a diminuire. Se si rileva dunque questo sintomo, è bene farsi visitare immediamente da un medico.
2. Febbre
Tra i sintomi più comuni della pertosse c’è anche la febbre che, specie all’inizio della malattia, può presentarsi anche in modo lieve con temperature che non superano i 38 gradi.
3. Secrezioni nasali
Le secrezioni nasali sono un altro campanello di allarme da non sottovalutare. La pertosse colpisce la alte vie respiratorie; la cosiddetta fase catarrale provoca copiose secrezioni dal naso che molto spesso vengono scambiate per conseguenza di un semplice raffreddore.
4. Difficoltà respiratorie
Quando la tosse si fa piuttosto persistente, ecco che subentrano difficoltà di tipo respiratorio. Chi viene colpito da pertosse dunque fa fatica a respirare in modo regolare.
5. Vomito
La tosse e la difficoltà di respirazione possono causare anche il vomito che rientra dunque nei campanelli di allarme da non sottovalutare e che potrebbero ricondurre alla pertosse.
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Fonte | Iss