Il Codancons scende in campo per ciò che riguarda i vaccini e lancia una class action a tutela delle famiglie che hanno un parente o un figlio che ha subito danni da vaccino. E’ importante sottolineare, come la stessa associazione ha fatto, che si tratta di una battaglia per ottenere informazioni e non contro la validità delle formulazioni.
Una battaglia legale in piena regola che mette al centro le vaccinazioni, soprattutto dopo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul tema. Il politico ha additato recentemente come “sconsiderato” chi critica questo mezzo di prevenzione:
Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati.
Quello dei danni da vaccino è un tema caldo da diverso tempo, inaspritasi particolarmente nelle ultime settimane grazie anche ad un primo stop alla diffusione e poi alla successiva trasmissione del film “Vaxxed” il film “antivaccini”. In seguito allo stesso sono state infatti diverse centinaia le segnalazioni giunte al Codacons in merito a patologie o danni sperimentati in seguito alle vaccinazioni eseguite. Da queste partiranno le opportune verifiche grazie all’ausilio di medici competenti e, in caso venisse provato un legame tra la somministrazione dei vaccini e le malattie, i casi “reali” diverranno base di una class action contro il Ministero della Salute.
L’associazione non vuole schierarsi contro la validità dei vaccini, ma favorire in questo modo una corretta informazione per la popolazione, favorire maggiori controlli sui medicinali da utilizzare ed evitare campagne di vaccinazioni di massa che frutterebbero guadagno solo, sottolineano, alle aziende farmaceutiche. In ballo vi è anche la preparazione di un ricorso al Tar del Lazio per “bloccare con urgenza il Piano Nazionale Vaccini“. Questo perché secondo la legge vigente, i vaccini non sono obbligati a seguire l’ iter di altri medicinali, anche in termini di sicurezza, prima della commercializzazione.
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