La campagna vaccinale sta procedendo abbastanza spedita, ma una specifica fascia della popolazione ancora rimane parzialmente scoperta: fattore che porta a ragionare su quali siano i pro e contro della vaccinazione anti covid per gli adolescenti, ovvero di quella parte di cittadini effettivamente ancora priva, in gran parte, di immunizzazione.
Aumento dei casi di Covid-19 tra i più giovani
Va detto che qui in Italia i vaccini sono disponibili per tutti gli individui maggiori di 12 anni che vogliano vaccinarsi e dato il recente via libera viene da chiedersi se effettivamente sia un bene che questa fascia della popolazione venga immunizzata e se i benefici superino effettivamente i rischi. Un articolo pubblicato sul The Guardian, che intervista il pediatra e professore dell’UCL Great Ormond Street Institute of Child Health Russell Viner, affronta il tema facendo il punto della situazione in tal senso.
Le cronache non lasciano spazio a dubbi: è stato possibile vedere come in Spagna, proprio nelle ultime settimane a causa dei viaggi di fine anno scolastico e delle feste illegali, vi sia stato un aumento importante dei casi tra i più giovani ed è è stato altresì semplice verificare come i contagi siano saliti, nelle sue varianti più contagiose, proprio tra le persone che non sono state vaccinate contro il coronavirus. E’ importante sottolineare che sebbene le fasce più giovani teoricamente non corrano grandissimi rischi di contrarre il covid-19 nella sua forma più grave è altrettanto giusto ricordare che possono contagiare sia i genitori che i propri nonni che per quanto vaccinati potrebbero risentire del contatto con il virus nel caso in cui non avessero ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Come spiega il medico, parlando della situazione nel Regno unito, è risaputo che almeno il 40% degli adolescenti ha già sviluppato degli anticorpi, segnale che siano stati infettati dal virus durante il primo anno di pandemia.
Pro e contro dell’immunizzazione dal Covid-19
In Italia i diciannove minorenni morti per via del coronavirus erano nella maggior parte casi di giovani affetti da patologie pregresse. Questo non toglie che vaccinare tutte le fasce della popolazione non solo sia un dovere ma anche uno strumento che la popolazione ha per difendersi da questo virus. Parlando dei pro della vaccinazione anticovid vi è sicuramente la diminuzione della trasmissione della malattia tra gli adolescenti e gli adulti e la riduzione del rischio di contrarre la malattia in forma grave. La vaccinazione, tra l’altro, può proteggere dalla sindrome long covid emersa, come spiegato da uno studio pubblicato su The Lancet, in percentuali che in alcuni stati hanno raggiunto anche il 50% dei minorenni contagiati, dando vita a dei disturbi durati a lungo anche in casi di persone inizialmente apparse asintomatiche.
Tra i contro ovviamente vi è quello degli effetti collaterali che il vaccino può avere potenzialmente sulle fasce più giovani, di solito più marcati rispetto a quelli che occorrono nelle persone adulte.