La campagna di vaccinazione influenzale è iniziata in tutta Italia ed è necessario, se non vitale, fare il punto della situazione, invitando le persone a rischio a sottoporsi al vaccino contro l’influenza. Soprattutto anziani e bambini, le categorie più deboli a livello immunitario.
Il vero problema? Molte persone sono contrarie a prescindere alle vaccinazioni, ed altre ancora considerano questo approccio terapeutico come superato nei confronti di una patologia che non considerano eccessivamente grave. Ed è qui che consta l’errore. Perché il virus dell’influenza è prima di tutto tutt’altro che blando nel suo attacco, ed in seconda istanza è uno di quelli capaci di mutare con più facilità mettendo a rischio con più veemenza la nostra salute. E di raggiungere una mortalità sensibile che di solito passa inosservata perché va a colpire ad esempio la categoria degli anziani, i cui componenti sono magari affetti da altre patologie pregresse che non riescono più a sopportare con il proprio organismo flagellato dall’influenza.
Ad onor del vero va detto che scandali come quello della Novartis dello scorso anno non hanno aiutato la popolazione ad avere fiducia in questo strumento di prevenzione, ma tralasciare una possibilità importante di difesa come questa non è una mossa saggia. Febbre, dolore alle ossa e ai muscoli, mal di pancia, tosse e mal di gola quando si viene contagiati dall’influenza sono assicurate. Perché non darsi una possibilità di evitare tutto ciò?
Il vaccino antinfluenzale, lo ricordiamo,viene offerto gratuitamente alle categorie a rischio come i bambini che soffrono di asma, tonsillite o in caso di neoplasia. Altrettanto viene applicato ne confronti degli operatori sanitari, dei cardiopatici, dei trapiantati, e di tutti coloro che soffrono di malattie croniche. Stesso assunto è valido per coloro che hanno più di 65 anni, per le donne in gravidanza e per i dipendenti pubblici. Ma anche in caso vi sia bisogno di pagare i 19 euro del vaccino si tratta di soldi ben spesi per evitare di stare eccessivamente male in caso di contagio da influenza. Sapevate che per avere una immunizzazione completa bastano 15-20 giorni e poi si è coperti fino a marzo? Forse è il caso di rivedere le proprie convinzioni in merito alla vaccinazione.
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