I bambini dovrebbero essere vaccinati contro l’influenza stagionale. Sebbene il dibattito sul rendere questo mezzo di prevenzione obbligatorio sia ancora al vaglio di diversi esperti a livello internazionale non vi sono dubbi sul fatto della sua efficacia. Ma da qui a renderlo legge ed a renderlo gratuito?
Sono diverse le domande che la SIPPS ( Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, N.d.R.) si pone a tal riguardo. Purtroppo i dati a disposizione, soprattutto per la fascia di minori che va dai sei mesi ai 5 anni, sono molto pochi e questo non consente di poter eseguire una valutazione incontrovertibile anche se sulla validità della vaccinazione nei più piccoli, senza effetti collaterali, una ricerca condotta dall’Università di Genova nel 2012 abbia messo il punto in maniera positiva. Come spiega il presidente della Sipps, il dott. Giuseppe Di Mauro, è necessario mettere un freno alle credenze “popolari” riguardanti il vaccino antinfluenzale, soprattutto per via dei danni che l’influenza può causare anche alla salute dei più piccoli. Talvolta viene infatti dimenticato che questo virus sia in grado di dare vita a delle vere e proprie epidemie. Sottolinea il ricercatore:
L’elevata diffusione della malattia nei bambini è attribuibile a una combinazione di fattori legati a una maggiore suscettibilità intrinseca all’infezione da virus influenzale (imputabile a un funzionamento non ancora efficiente del sistema immunitario) e ai continui e stretti contatti all’interno dei tipici luoghi di frequentazione dei bambini (asili, scuole, centri ricreativi e sportivi). L’elevata incidenza dell’influenza nella popolazione pediatrica, che rappresenta quindi il principale serbatoio della malattia, è tra l’altro responsabile del mantenimento della circolazione del virus all’interno dei nuclei familiari e delle comunità e conseguentemente nella popolazione generale.
Nel nostro paese il vaccino è composto da virus inattivato e quindi privo di particolari problematiche, anche se inoculato dei bambini: nessuna particella patogena attiva viene iniettata nel sangue, ma viene data la possibilità di creare degli anticorpi validi in caso di contagio. Quindi genitori, non temete e prendete le giuste precauzioni per mantenere la salute vostri figli. C’è tempo fino ad inizio dicembre.
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