Nel mese di novembre del 2011, grande scalpore aveva creato la notizia della creazione di una forma mutante del virus dell’influenza aviaria, la famigerata H5N1, potenzialmente letale per l’uomo. A suo tempo la pubblicazione dei risultati degli studi correlati su due riviste di settore fu bloccato. A quando la pubblicazione? Presto, sembrerebbe. Anche se non nell’immediato.
A deciderlo una riunione tenutasi ieri presso gli uffici di Ginevra dell’Organizzazione mondiale della sanità dove i massimi esperti di questo virus hanno deciso che i dati relativi a questa particolare e controversa ricerca dovranno essere resi pubblici. Anche se, ci tengono a sottolineare dalle alte sfere, bisognerà prima di tutto effettuare altre valutazioni di sicurezza prima che gli studi a riguardo possano essere effettivamente pubblicati e la ricerca alle loro basi possa continuare.
Commenta il prof. Ron Fouchier dell’Istituto di Virologia dei Paesi Bassi e coordinatore di uno dei due studi “incriminati”:
Il consenso è che, nell’interesse della salute pubblica, gli articoli debbano essere pubblicati per intero.
Il caso è nato lo scorso novembre dopo che i capi della sicurezza biologica statunitense avevano richiesto a Science e Nature, le due riviste coinvolte di tralasciare la pubblicazione dei dettagli fondamentali delle due ricerche nel caso in cui il virus dell’aviaria così modificato avesse a sfuggire dal controllo dei laboratori o finisse nelle mani del terrorismo internazionale.
Al fine di prendere una decisione il più possibile giusta, lo scorso gennaio, gli scienziati si erano inflitti una moratoria di 60 giorni al fine di “congelare” il tutto. Ora questa moratoria è stata estesa a tempo indeterminato al fine di consentire il dibattito senza fretta e soprattutto esaminare i rischi adeguatamente.
Continua il ricercatore:
Si tratta di una ricerca molto importante che deve andare avanti, ma le domande a cui dobbiamo rispondere sono: come queste ricerche possono essere fatte in modo sicuro? Cosa bisogna fare per soddisfare i requisiti di bio-sicurezza? Come possiamo impedire l’accesso alle informazioni a malintenzionati? Una volta che avremo raggiunto un accordo su tutti questi aspetti, allora potremo continuare il nostro lavoro.
La caratteristica più pericolosa di questa variante dell’H5N1 creato da due distinti gruppi di ricercatori, è che è in grado di diffondersi tra i diversi mammiferi (e quindi anche nell’uomo) attraverso l’aria.
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