Sesso, fumo, obesità e genetica rappresentano le cause principali della cefalea, una patologia che colpisce più di 8 milioni di Italiani. Se parlerà approfonditamente a partire da domani, nel corso del XXIV Congresso Nazionale della Società per lo Studio delle Cefalee – SISC. Ma ecco qualche anticipazione. Il mal di testa nelle sue diverse forme (emicrania, cefalea tensiva o a grappolo) può essere scatenato da vari fattori.
Mentre ad esempio nelle donne è (ormai ironicamente) strategico per evitare in rapporto sessuale, l’uomo ne viene colpito improvvisamente al momento dei preliminari o al culmine dell’orgasmo. Spiega il Prof. Lorenzo Pinessi Past President della SISC.
“L’intensità può essere proporzionale all’eccitazione. Il rischio di sviluppare una cefalea di questo tipo aumenta se la relazione è trasgressiva e se si mangiano alcuni cibi – vino, formaggi, cioccolata e altri ritenuti afrodisiaci come crostacei e champagne. In oltre il 50% dei casi, colpisce uomini emicranici o affetti da cefalea da sforzo e da ipertensione. Per prevenire, occorre fare l’amore evitando tutto ciò ed usare con attenzione anche i farmaci per stimolare l’erezione. molto probabilmente, infatti, tutto dipende dalle variazioni pressorie”.
Un altro dato rilevante riguarda il rapporto tra emicrania ed obesità.
“Il mal di testa, fa ingrassare nel 20-30% dei casi! Sono quasi 4 milioni gli emicranici italiani obesi o in sovrappeso. L’aumento del peso moltiplica gravità e durata degli attacchi che rischiano di cronicizzarsi” prosegue Pinessi.
Insomma, come il cane che si morde la coda. In questo caso tutto dipende dal metabolismo del glucosio: gli studiosi hanno infatti scoperto che gli emicranici hanno una insulino-resistenza tipica dell’anticamera del diabete e dell’obesità. Una alimentazione corretta ed una minima attività fisica possono già migliorare i sintomi. Sono inoltre allo studio farmaci ipoglicemizzanti capaci di agire sia sulla resistenza all’insulina che sull’emicrania.
Per ciò che riguarda invece il fumo, sarebbe l’odore delle sigarette o dei sigari a scatenare la crisi.
“Più del 40% degli emicranici soffre di osmofobia, cioè repulsione per gli odori, che è sintomo e causa di violenti attacchi di mal di testa. Tra gli odori sotto accusa anche quello della benzina, dei detersivi, disinfettanti, solventi e vernici; in cima alla lista i profumi femminili dolci e intensi”.
Da sottolineare infine lo studio del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge, (appena pubblicato su Nature Genetics) che ha individuato il primo fattore di rischio genetico del mal di testa. Pinessi, che è anche direttore della II Clinica Neurologica e del Centro per le Cefalee dell’Università di Torino, ha ricordato che con la sua equipe sta valicando i medesimi risultati sulla popolazione italiana, utilizzando il DNA Bank del Centro torinese. Nel Video che segue, un approfondimento al riguardo.
[Fonte: Sisc]