Per gli italiani, la salute è una cosa seria e sono molti quelli che iniziano a guardare con interesse non solo alla scienza e alla medicina tradizionale, ma anche alle nuove pratiche come il Reiki, una forma terapeutica alternativa che aiuta a ritrovare il benessere psico-fisico.
Il Reiki, infatti, secondo i suoi sostenitori, è una tecnica di rilassamento in grado di ripristinare la salute fisica e mentale attraverso l’uso della cosiddetta “energia universale”, ovvero l’energia che permea ogni essere vivente e a cui ciascuno di noi può accedere. L’energia, inoltre, scorre attraverso le mani del praticante.
Livelli del Reiki
Durante il primo livello, il partecipante è già in grado di attingere all’energia universale e sperimenta le posizioni standard per fare Reiki su di sé e sugli altri. Il secondo livello, comprende soprattutto la possibilità di far scorrere più energia e di fare il cosiddetto Reiki mentale, cioè senza dover toccare l’oggetto del trattamento. Il terzo livello, invece, serve essenzialmente per diventare insegnanti di Reiki e non ha una durata ben precisa perché l’allievo deve sviluppare una comprensione profonda della tecnica e l’autonomia necessaria nell’insegnamento della teoria e della tecnica.
In Italia, ma anche all’estero, sono stati condotti diversi studi per indagare i benefici di questa terapia alternativa. Ad esempio, la Dottoressa Luisa Merati, ha coordinato un progetto di ricerca sull’efficacia del Reiki nella cura dell’emicrania presso l’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano. I risultati della ricerca, hanno dimostrato come il trattamento Reiki avesse indotto, nella quasi totalità delle sedute, uno stato di rilassamento medio-profondo. Un aspetto interessante se si pensa che i pazienti che soffrono di emicrania fanno fatica ad abbandonare il controllo e a lasciarsi andare. Sono molti, infatti, i dottori che credono nell’utilità del Reiki anche per il personale medico e paramedico, spesso sottoposto ad uno stress superiore a molte altre professioni.