Una reazione a catena quella che si innesca a causa della scarsa presenza dei papà nel corso della gravidanza. La depressione, spettro delle future mamme, inizia ad aleggiare molto spesso proprio a causa dell’assenza del partner, della mancanza di attenzioni e premure nei nove mesi che precedono il parto. Lasciata sola con le sue paure, i suoi timori, sola persino nel condividere emozioni positive come la gioia, la donna può cadere più facilmente nel tunnel di uno stato depressivo.
Depressione della mamma che, a sua volta, scatena effetti negativi anche sul nascituro. A scoprirlo, indagando sulla relazione pericolosa tra l’assenza del padre e la tristezza della madre, è stato un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente al Norwegian Institute of Public Health e pubblicato su BMC Public Health.
Gli autori hanno preso in esame un campione abbastanza esteso di donne, ben 50mila, tutte con una gravidanza in corso. Alle partecipanti è stato chiesto di esprimere le loro emozioni ed i sentimenti nutriti verso la famiglia, il lavoro ed il partner, oltre che domande sulle dipendenze più comuni ovvero fumo ed alcol.
Ebbene, dai risultati si evince che, a contare maggiormente per la salute mentale della donna, è il supporto ricevuto dal compagno. Le donne che vivevano un rapporto infelice erano infatti più vulnerabili alla depressione, con un rischio maggiore di sprofondare negli abissi dello sconforto più nero.
Spiegano gli esperti che hanno condotto lo studio che la depressione in gravidanza potrebbe scatenare effetti come la nascita prematura del bambino e/o la nascita sottopeso del neonato.
Non riconoscere questi segni può portare a conseguenze gravi sia per la madre che per il figlio. E’ importante che vengano riconosciute subito le donne che non hanno un supporto.
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[Fonte: Agi Salute]