Come riconoscere il deficit di attenzione? Dobbiamo fare attenzione a non confondere la semplice distrazione con questa patologia ben più importante e complessa da gestire.
Indagare sui sintomi con il giusto coinvolgimento
Anche se ci sembra di sperimentare dei sintomi che potrebbero essere connessi al deficit dell’attenzione. Alcuni contenuti che incontriamo nel web rischiano di fuorviarci. Se pensiamo di avere questo disturbo è bene richiedere eventualmente un consulto. Questo perché il migliore approccio è quello di verificare e non ignorare. Senza esagerare in entrambi i casi.
Non tutto ciò che facciamo può essere giustificato dal carattere. E diventa necessario comprendere se si soffre di deficit dell’attenzione, quel disturbo del neuro-sviluppo che in Italia interessa il 2,8% della popolazione. Proprio in quella adulta poi diventa importante riuscire a diagnosticare questa patologia con certezza.
Talvolta quelle che sembrano banale maleducazione, disattenzione o distrazione nonché invadenza possono essere infatti segni di questo disturbo. Per eseguire una diagnosi di deficit dell’attenzione, spiegano gli psichiatri, negli adulti devono essere presenti più sintomi insieme. Tra di essi l’impulsività, l’irrequietezza e la disattenzione.
Ed è importante, tra le altre cose, fare in modo tale che le terapie non si interrompano quando una persona passa dall’età pediatrica a quella adulta. È importante saper riconoscere che gli adulti affetti da deficit dell’attenzione sono persone che non riescono a stare ferme o sedute per troppo tempo, che non rispettano il proprio turno prima di parlare e che lo fanno troppo, che peccano di concentrazione.
Proseguire una diagnosi di questa patologia è necessario seguire una valutazione del funzionamento comportamentale. Cosa significa? Che per essere diagnosticata come deficit dell’attenzione deve avvenire anche una compromissione della qualità della vita e deve esserci disfunzionalità.
Terapia deficit di attenzione diversificata
Una volta stabilita la diagnosi si può intraprendere una terapia che può basarsi sia sui farmaci se il caso è grave sia sulla terapia cognitivo-comportamentale. Molto spesso basta la prescrizione di un ansiolitico, dato che gli adulti che soffrono di questo disturbo di solito soffrono anche di ansia. Questa è presente tra il 25%- 60% dei casi di deficit dell’attenzione. Per il 10% è possibile riscontrare una comorbidità con la bipolarità.
Anche per tale ragione è necessario eseguire una diagnosi il più in fretta possibile. Esistono infatti delle terapie psicologiche efficaci e dei farmaci dedicati per questo tipo di problema, che rendono possibile controllare l’iperattività e gli altri sintomi.
Una delle criticità più grandi relative all’approccio a questa malattia è l’incapacità di eseguire una diagnosi certa e veloce. Riuscire a riconoscere nell’immediato il problema consente anche di poterlo gestire al meglio.