Fumo di sigaretta: ancora una volta se ne torna a parlare in maniera preoccupante. Una ricerca Doxa-Iss-Ofad ricorda a noi genitori di non abbassare la guardia. Il 21% dei giovani tra i 15 e i 24 anni e senza distinzione di sesso, ha già il “vizio” del fumo, e il 35% di loro ha fumato per la prima volta a 15 anni.
Che io mi ricordi, la prima “bionda” l’ho assaggiata a 6 anni: in vacanza con cugine più grandi (adolescenti), che fumavano di nascosto! Era curiosità, gioco e allo stesso tempo, incoscienza da parte di tutti noi. Non ci fu un seguito. Il colpo di fulmine c’è però stato proprio intorno ai 15 anni, al liceo.
Non ricordo perché e sfido chiunque a trovare il vero motivo nascosto nei meandri della propria memoria. Se avessero fatto un sondaggio allora, sarei stata parte della mischia. Il vero vizio però l’ho preso all’acquisto del primo pacchetto da sola: avevo 19 anni ed ancora me lo ricordo: erano sigarette alla menta. Fino a quel momento avevo sempre e solo fumato sigarette acquistate in gruppo. Mi sembrava ancora un gioco innocente.
Ma oggi è diverso. C’è un diverso modo per ottenere le cose, i ragazzi hanno maggiore disponibilità economica e vanno a scuola col pacchetto in tasca già al primo anno delle superiori. Da lì alla dipendenza il passo è breve.
Ci sembrano sempre molto piccoli i nostri figli, eppure possiamo scoprirli da un momento all’altro mentre fumano, con aria vissuta.
Io ho smesso di farlo da sola, senza troppe difficoltà appena ho scoperto di essere incinta. Di fatto non mi era mai piaciuto e mi dava fastidio. Ma tutti i miei coetanei fumavano ed anche i miei genitori. L’emulazione veniva da se.
Allora non si conoscevano tante cose, come i rischi fumo-correlati: sui pacchetti non c’era scritto che fumare nuoce gravemente alla salute. Oggi in Italia 10 milioni di persone respirano volontariamente in media 13 sigarette al giorno.
Ci si sente fighi, più grandi, per ribellione contro gli adulti (ancora questa scusa?!). Tutte le dipendenze sono pericolose ed il rischio aumenta col diminuire dell’età. Perché i nostri ragazzi in gamba non capiscono che non c’è nulla di speciale nel farsi dominare da una cartina arrotolata intorno a del tabacco pressato? Altro che “figo“!
Forse noi genitori non diamo il buon esempio, (ricordate la storia del bambino di 2 anni?)forse non gli spieghiamo bene le cose, o magari è solo un normale passaggio evolutivo. Certo è che smettere di fumare è molto difficile anche se possibile. Le sigarette fanno malissimo al nostro organismo.
I dati sono stati presentati nel corso della presentazione della nuova campagna antifumo del Ministero della Salute: ”Io non fumerò mai”, rivolta ai giovanissimi, con lo scopo di prevenire il danno. I concetti saranno espressi attraverso un video di 35”. Renato pozzetto interpreta un insegnante della scuola elementare che invita i piccoli alunni a riflettere sul tema. Fatelo anche voi!