Il journaling può rivelarsi una mano santa per la salute mentale. E si tratta di una attività che può essere condotta da tutti, dato che riguarda il “semplice” atto di tenere un diario.
Cosa è il journaling
Bastano quindi carta e penna per dedicarsi al journaling e prendersi cura del proprio benessere mentale. Un impegno di tipo giornaliero, se possibile, che consente a ogni individuo di entrare in contatto con se stesso. Ed esprimere le sue emozioni più profonde semplicemente mettendole su carta.
In poche pare fare journaling o tenere un diario consiste nello scrivere i propri pensieri, le proprie emozioni e sensazioni sia in base alla quotidianità che a eventi specifici. Ovviamente si può utilizzare per comodità anche un supporto informatico per scrivere. L’importante è che ci si prenda il tempo per “rivedere” ciò che succede per affrontare in modo corretto le proprie emozioni.
Questo tipo di annotazioni può essere libera, segnando di specifico solo la data per avere un riferimento temporale. Oppure ci si può aiutare rispondendo a domande di tipo strutturato. In questo caso si avrà un supporto duplice: si avrà una guida e vi sarà qualcosa a spingere tali riflessioni.
Fare Journaling consente prima di tutto consente di guardarsi dentro e successivamente anche di trovare motivazioni e possibilità nuove di espressione. In generale è possibile trovare nuovi punti di vista e apprendere da questi.
Fa bene alla salute mentale
La letteratura medica contiene diversi esempi su come il journaling sia stato cagione di benessere mentale sia per coloro che soffrono di disturbi sotto soglia sia di disturbi mentali comuni. E secondo uno studio recente, tenere un diario chi presenta sintomi di disagio psicologico può rivelarsi davvero un atto capace di cambiare le carte in tavola.
Sia combattendo l’ansia che aiutando nelle situazioni di stress. Nel primo caso sono le donne a beneficiarne di più. Nel secondo gli uomini. Più in generale è stato notato che il journaling può favorire il benessere mentale anche in coloro che soffrono di sintomi depressivi, con un applicazione di oltre trenta giorni sul task.
L’aumento della consapevolezza di sé derivante da questa pratica consente alla persona di valutare meglio ciò che accade. Riconoscendo pensieri o schemi mentali che esulano dalla normalità dando modo di lavorarci sopra.
Fare journaling, anche semplicemente ricostruendo o commentando le proprie giornate, consente di rivedere ciò che succede meno influenzato dall’umore del momento. Fornendo una chiave di lettura differente e mantenendoci lucidi.
Il consiglio è quello di tenere una cadenza di scrittura regolare e di essere onesti e aperti nel racconto.