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Partecipare ad una gara/4: aspetto psicologico

Non riuscirete a godervi la vostra prima corsa se non assumete un atteggiamento positivo. Più spesso di quanto si creda, pensare positivo vuol dire trasfor­mare la gara in un’esperienza positiva. Non preoccupatevi se arrivate ultimi. Innanzitutto, se vi siete allenati probabilmente non vi succederà, anche perché oggigiorno alle gare di corsa si iscri­vono molti “camminatori”. E anche se arrivate ul­timi … beh? Sicuramente riceverete un applauso simile a quello del vincitore. Non temete la distanza.

Se vi siete allenati riusci­rete a completare il percorso. Se siete davvero stan­chi e vi sentite di camminare, fatelo. Nella prima gara l’obiettivo principale è arrivare al traguardo e sentirsi bene. Il record mondiale può aspettare… Un semplice sorriso può fare miracoli per lo stato d’animo, e più siete di buonumore, migliori sa­ranno le vostre prestazioni. E’ stato appurato da de­cine di ricerche che l’atteggiamento positivo aiuta enormemente a coprire distanze maggiori una volta stanchi. Ricordatevi sempre che le gambe sono gui­date dal cervello…

La gara non finisce una volta tagliato il traguardo. Un recupero adeguato è essenziale perché il post‑gara sia un’esperienza positiva. Per qualche giorno non fate nulla di impegnativo. Fate un po’ più stretching del so­lito, fate un po’ di jogging se vi va oppure riposatevi. Dopo questa pausa ricominciate con venti minuti di marcia/corsa leggera per eliminare l’acido lattico.

Lo stretching delicato e l’automassaggio accelerano il recupero. Fate attenzione soprattutto a polpacci, quadricipiti e glutei, che tendono più di altri muscoli ad irrigidirsi o a indolenzirsi. Premiate il vostro im­pegno con un massaggio profondo da 24 a 48 ore dopo la gara. Non fatelo prima, perché i massaggi profondi possono provocare lesioni nei muscoli già indolenziti.