Tra le centinaia di patologie che oggi la scienza conosce, bisogna aggiungerne una nuova: la “depressione da Facebook”. Questa nuova malattia comprende i potenziali rischi legati ai social media individuati da un gruppo di medici che spiegano come questa condizione possa influenzare gli adolescenti inquieti che sono ossessionati dal social network più famoso del mondo.
I ricercatori non pensano che si tratti di una semplice estensione della depressione in alcuni adolescenti, ma di una condizione distinta collegata all’utilizzo errato di internet. Infatti ci sarebbero aspetti unici di Facebook che possono rendere particolarmente difficile navigare per i bambini che già hanno a che fare con una scarsa stima di sé, ha spiegato il dottor Gwenn O’Keeffe, pediatra di Boston e autore principale delle linee guida sui media della Nuova Accademia Americana di pediatria sociale.
I rapporti con gli amici, gli aggiornamenti di stato, le foto di persone dall’aspetto felice ed altri strumenti di Facebook possono provocare, in alcuni ragazzi, un peggioramento del loro stato mentale, tanto da farli pensare di non essere all’altezza delle altre persone.
Questa situazione può essere più dolorosa dello stare seduti da soli nel bar della scuola affollato o altri incontri della vita reale che possono non andare bene, perché Facebook offre una visione distorta di quella che è la realtà. Online, non c’è modo di vedere le espressioni del viso o di leggere il linguaggio del corpo che costituiscono il contesto. Le linee guida sollecitano i pediatri ad incoraggiare i genitori a parlare con i loro figli per spiegargli come usare internet e cercare i sintomi della depressione da Facebook, cyber bullismo ed altri tipi di rischi che online i ragazzini possono correre. La ricerca è stata pubblicata su Pediatrics.
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[Fonte: Health24]