Ritorniamo a parlare di latte, e ancora una volta non in termini positivi. Un team di ricercatori dell’Università di Sassari ha individuato un batterio chiamato Map (Mycobacterium avium paratuberculosis) contenuto proprio in questo alimento, il quale sarebbe in grado di provocare il morbo di Chron, la sindrome dell’intestino irritabile, ed in alcuni casi anche il diabete di tipo 1.
Secondo questi ricercatori la questione è diversa da quella che aveva colpito il mese scorso l’industria del latte. Sotto accusa stavolta non c’è la commercializzazione di latte crudo, ma interi allevamenti, dato che questo batterio non può essere eliminato con la pastorizzazione. Secondo gli scienziati, se il batterio c’è, è impossibile eliminarlo. Le categorie più a rischio sono i neonati a causa del latte in polvere, ma ci sono possibilità di contrarlo anche attraverso l’allattamento materno (se la madre ne è stata colpita) o i latticini derivati da allevamenti infetti. La finalità della ricerca è potenziare i controlli per evitare contagi futuri.
[Fonte: Italiasalute]