Il pesce in tavola fa bene. Il suo consumo abbatte di gran lunga l’incidenza di malattie debilitanti come l’Ictus. A spiegarcelo, ancora una volta, i ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma.
Nel loro studio, pubblicato sulle pagine dell’American Journal of Clinical Nutrition, suggeriscono un consumo minimo di tre pasti a settimana a base di pesce. Ovviamente non fritto o cotto in modalità troppo grasse di cottura.
Gli scienziati svedesi hanno analizzato i dati raccolti in più di un decennio di sperimentazione, partita negli anni 80, nella quale hanno seguito l’andamento della salute rapportato all’alimentazione di quasi 35mila donne nate tra il 1914 ed il 1948. Alla fine del periodo di “osservazione” hanno chiesto alle stesse di compilare un questionario molto ricco di informazioni, attraverso 350 domande in grado di portare alla luce complessivamente il loro intero stile di vita.
Parliamo di domande sulle abitudini alimentari, ovviamente, ma anche della presenza di malattie croniche.
Il questionario ha dato modo quindi di verificare l’effettivo consumo di pesce delle donne ed è stati in grado di far verificare che ad un maggiore consumo di pesce, corrispondeva una minore incidenza di malattie come l’ictus.
Spiegano i ricercatori:
Abbiamo così dimostrato chi mangiava pesce almeno 3 volte la settimana era protetta dall’ictus. Le loro probabilità di subire l’evento erano di oltre il 15% inferiore rispetto a quelle di chi lo consumava solo sporadicamente.
Dello stesso parere anche il ricercatore dell’INRAN Andrea Ghiselli, che rispetto a i distinguo messi in atto nello studio sulla qualità del pesce (grasso e magro, n.d.r.) ha qualcosa da aggiungere.
Andrei cauto nel prendere per buoni tutti i distinguo proposti dallo studio sulle qualità di pesce più o meno raccomandabili per la salute. Anche perché con eccessivi frazionamenti del campione studiato, i numeri si fanno troppo piccoli e la forza della statistica si perde. Quello che resta valido è il messaggio di mangiare pesce per proteggersi dalla malattie circolatorie del cuore e del cervello. Non è una novità, ma un’indicazione che va sempre ribadita.
Cosa fa del pesce un alimento perfetto? Ovviamente l’abbondanza di acidi grassi polinsaturi, gli Omega 3.
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Fonte: Corriere della Sera