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Lenticchie, perché fanno bene

Le lenticchie fanno bene e non solo al portafoglio come vorrebbe tradizione a Capodanno: questo legume è infatti capace di apportare benefici importanti alla salute delle persone per via delle sue proprietà nutritive.

Lenticchie ricche di proteine e nutrienti

A prescindere da quelli che sono i gusti della singola persona, a livello di apporto nutrizionale e benefici per la salute le lenticchie sono un alimento tra i più sani ai quali gli esseri umani possono accedere e tra le varie peculiarità che hanno il loro basso costo e l’alta sostenibilità produttiva ne fanno davvero un cibo al quale rinunciare solo se si soffre di particolari problematiche.  Storicamente è il primo alimento di cui si hanno ricette addirittura millenarie: il loro più grande pregio è sempre stato quello di possedere un buon numero di nutrienti facilmente assimilabili.

Le lenticchie, analogamente agli altri legumi, sono ricchi di proteine, le quali posseggono praticamente tutti gli aminoacidi fondamentali per il funzionamento del nostro organismo tranne che gli aminoacidi solforati, integrabili attraverso il riso, il grano o il mais che ne contengono in buone quantità: basta quindi pensare a un piatto unico capace di abbinarli per poter assimilare tutto ciò di cui si ha bisogno. Le lenticchie sono ottimali anche per regolare il funzionamento dell’intestino grazie agli oligosaccaridi che contengono.

Ultimamente è stato provato che le lenticchie sono anche molto ricche di polifenoli capaci di fungere da scudo verso molte malattie, migliorando le aspettative di vita delle persone.

Lenticchie ottime anche per dieta ipocalorica

 

Se si deve sostenere un regime alimentare controllato le lenticchie possono essere usate senza troppi problemi anche all’interno di diete dimagranti grazie alle loro fibre insolubili che riempiono l’intestino ma che non vengono assorbite e non solo: nel corso di uno studio canadese del 2018 è stato scoperto che sostituire il riso con le lenticchie consente di poter registrare cali della glicemia pari a 20%, una percentuale che sale al 35% se ad essere sostituite dalle lenticchie sono le patate. Ennesima dimostrazione di come il consumo delle lenticchie possa essere correlato a una minore incidenza di malattie cardiovascolari e anche a un minore rischio di cancro, obesità e diabete.

Una controindicazione del loro consumo è senza dubbio legata al tipo di zuccheri che contengono e che possono causare una maggiore produzione di gas intestinale, sebbene in quantità minori rispetto agli altri legumi. Nessun problema per quanto riguarda i fitoestrogeni che teoricamente potrebbero disturbare in grandi quantità l’equilibrio ormonale: la loro possibilità d’interferire se ne va insieme alla cottura prima del consumo.