Il benessere del bambino è il più importante modo di valutare il successo dell’alimentazione che si può fare con il controllo settimanale del peso; la mamma potrà valutare se il suo latte è sufficiente, se il piccolo crescerà meno di 125 grammi alla settimana o se non farà sufficiente pipì (meno di 6 pannoloni bagnati al giorno, con urina di odore forte), dovrà consultare il Pediatra.
Inoltre un bambino che mangia adeguatamente è tranquillo tra una poppata e l’altra, dorme alcune ore (quanto è molto variabile in quanto ci sono dei bambini che sembrano dei ghiri: “mangiano e dormono” e bambini già con il ritmo frenetico della vita moderna o che sembrano delle batterie di una nota produttrice di batterie che “non si scaricano mai”). La mamma deve continuare la sua dieta abituale, adeguarsi solo alle maggiori richieste di liquidi e di calorie (circa 500 calorie in più, delle quali almeno 60 fornite dalle proteine); assumere una alimentazione varia eliminando solo in un secondo tempo i cibi che sembrano disturbare il bambino.
Per prudenza sarebbe meglio evitare funghi, frutti di mare, limitare il caffè al massimo a due tazzine al giorno, preferibilmente decaffeinato, tè preferibilmente deteinato; non più di due bicchieri di vino al giorno e, di birra, non più di una lattina al giorno, ai pasti. Naturalmente non fumare: il fumo può provocare al piccino tachicardia, anoressia, vomito e diarrea.
E’ consigliabile inoltre rinunciare alle tinture e alle permanenti (le sostanze possono essere assorbite ed eliminate nel latte): può concedersi mèches e colpi di luce. Molti farmaci passano nel latte, sia pure in quantità diversa; solo alcuni hanno conseguenze per il lattante. Nella maggior parte dei casi la mamma può continuare ad allattare. La nutrice dovrebbe assumere solo farmaci indispensabili e prescritti dal medico: avvisare il Pediatra qualora notasse disturbi nel bambino. Nel dubbio chiedete sempre un consiglio al vostro pediatra.
La mamma dovrebbe allattare il neonato quando lo richiede e, generalmente, dalle 5-6 alle otto o più volte al giorno, al fine di mettere in atto una adeguata lattazione (ma anche qui esistono grosse variabilità individuali, alcuni bambini, da subito o quasi fanno 5-6 pasti al dì, altri superano le 10). E’ possibile che all’inizio il piccolo voglia attaccarsi una volta ogni due ore: lo assecondi; ciò stimola una buona montata lattea e aiuta a prevenire l’ingorgo al seno. Col tempo le poppate si distanzieranno! Per assicurare un adeguato svuotamento e una stimolazione di entrambe le mammelle, la mamma dovrebbe alternare il seno con il quale inizia ogni volta l’allattamento.
Sapere che la maggior parte dei neonati può svuotare un seno per lo più in 7 minuti; pertanto suzioni addizionali, piacevoli per il bambino, ma a volte non per la madre in caso di ragadi, non sono nutritive e possono provocare dolore ai capezzoli. E’ bene indossare indumenti leggeri,traspiranti, non stretti.