Sta per partire la settimana della prevenzione andrologica della SIA (Società Italiana di Andrologia) che dal 23 al 27 maggio si propone, con visite gratuite, di sensibilizzare la popolazione maschile verso una maggiore attenzione della propria salute sessuale sia in termini di disfunzione che di prevenzione alle malattie, infezioni e infiammazioni, che, il più delle volte, si possono ostacolare rispettando semplici procedure d’igiene intima. Alcune ricerche, infatti, hanno evidenziato che molti giovani soffrono d’infezioni nelle parti intime, arrossamenti o irritazioni, che spesso sono proprio causati da una scarsa attenzione verso l’igiene intima dei genitali.
Proprio per questi motivi, nei 5 giorni lanciati dalla SIA, sarà possibile effettuare visite gratuite sulla salute e sulla sessualità in cui saranno esaminati non solo gli aspetti legati a una corretta igiene intima ma anche le patologie prostatiche i problemi di fertilità e della disfunzione erettile. Oggi e in molti non ne sono a conoscenza, si possono somministrare determinati farmaci, attualmente in commercio, che permettono all’andrologo di realizzare una cura su misura per ogni paziente: una terapia ottimale che tenga conto non solo del quadro clinico del paziente, ma anche delle sue aspettative. Spesso la timidezza e le indecisioni legate a problemi che toccano la sfera sessuale maschile fanno crescere negli uomini un senso di chiusura verso le visite, le diagnosi e le cure andrologiche, ma non va mai dimenticato che come ogni parte del corpo è soggetta a rischi e malattie, anche l’apparato genitale ha bisogno di controlli e di cure. A volte piccoli accorgimenti e suggerimenti degli esperti, soprattutto legati a infezioni dovute a una non corretta igiene intima, possono bastare per risolvere il problema. Il presidente della SIA, Pirozzi Farina, sottolinea l’importanza di queste giornate e della visite andrologiche.
”Fare prevenzione è fondamentale- dice il presidente SIA- ma è altrettanto importante fare diagnosi precoci di possibili altri disturbi come la difficoltà a svuotare la vescica per la presenza di patologie prostatiche non maligne. In quest’ambito, la ricerca si prepara ad offrire soluzioni terapeutiche che conciliano l’obiettivo del miglioramento della minzione con quello dell’ottimizzazione dell’erezione”.
[Fonte: SIA]