I primi interventi di fecondazione eterologa in Italia avverranno entro luglio per le coppie che ne hanno fatto richiesta. Oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della decisione della Corte Costituzionale, si spalancano le porte della fertilità per molte coppie in attesa di avere un figlio.
Diventa infatti esecutiva la sentenza della Consulta che ha cancellato lo scorso aprile il divieto di stabilito dalla legge 40 di utilizzare i gameti di un donatore esterno alla coppia. Certo, va ammesso che ancora molta confusione aleggia tra gli interessati e che vi sono ancora dei viaggi della speranza verso altre regioni per riuscire ad essere sottoposti a tale protocollo. Dovrà essere fatta una maggiore e più corretta informazione sui passi da intraprendere, ma come ha fatto sapere Elisabetta Coccia, la presidente dell’associazione Cecos Italia, sono iniziate le procedure per la selezione delle coppie che hanno fatto richiesta di fecondazione eterologa.
Teoricamente avrebbero il via libera a questo tipo di fecondazione in vitro tutte le coppie che in queste settimane si sono rivolte ai Centri per la procreazione in Italia. In questo modo il vuoto normativo presente dal 2004 è stato colmato e le coppie affette da infertilità potranno contare su un nuovo mezzo per tentare di avere un bambino. A quanto pare in Italia la maggior parte delle richieste riguarda la ricerca di ovociti e non di spermatozoi, quindi i centri starebbero pensando di utilizzare quelli “abbandonati nei centri o in “soprannumero” dopo i trattamenti di procreazione assistita. Le strutture avrebbero già iniziato a contattare le donne che hanno gestito in tal modo il loro “materiale genetico” in eccesso.
La politica non sta rimanendo ferma: ha richiesto infatti un immediato aggiornamento delle linee guida sulla procreazione assistita al fine di garantire la messa in atto di un eterologa sicura e priva di rischi. Un passo in avanti nella direzione giusta sul tema, voi cosa ne pensate?
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