La macchina legislativa che porterà alla messa in atto della fecondazione eterologa in Italia è attiva. Il Ministero e gli esperti stanno finendo di mettere giù le regole da seguire proprio in questi giorni. Tra di esse, quella che scatenerà maggiore polemica sarà sicuramente il limite di età posto a 35 anni per le donne ed a 45 per gli uomini.
legge 40
Fecondazione eterologa, donazioni gratuite e no cataloghi
Il via libera alla fecondazione eterologa è arrivato ma a quanto pare l’annunciata partenza dei protocolli dovrà attendere ancora un poco: delle linee guida dovranno essere stabilite. Due punti sono essenziali: donazioni gratuite e nessun catalogo di scelta.
Eterologa, da luglio anche in Italia, ecco come
I primi interventi di fecondazione eterologa in Italia avverranno entro luglio per le coppie che ne hanno fatto richiesta. Oggi, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della decisione della Corte Costituzionale, si spalancano le porte della fertilità per molte coppie in attesa di avere un figlio.
Fecondazione assistita eterologa, via libera dalla Consulta
Con la decisione odierna della Consulta cade il divieto posto dalla Legge 40 sulla fecondazione assistita eterologa, che diventa attualmente possibile nel nostro paese. Sebbene il ministro della Salute Beatrice Lorenzin abbia specificato che per rendere attuativa la sentenza sarà necessario seguire una precisa road map.
Fecondazione assistita e legge 40, cosa bisogna cambiare
In materia di fecondazione assistita vi è bisogno di cambiare la legge 40 ed aggiornarla alle reali necessità delle coppie italiane che necessitano di aiuto per procreare. Si dice da tempo, ma negli ultimi 10 anni cosa è stato modificato? Poco e nulla. Cosa bisognerebbe cambiare?
Fecondazione assistita, la legge 40 torna alla Consulta
Il Tribunale di Roma ha sollevato il dubbio di legittimità costituzionale sulla legge 40 sul divieto per le coppie fertili di accedere alla procreazione assistita e alla diagnosi pre-impianto, anche se portatrici di malattie trasmissibili geneticamente. È la prima volta che la questione arriva alla Consulta, in passato, infatti, se ne era occupata la Corte Europea di Strasburgo, che già nel 2012 aveva condannato il nostro Paese per violazione di 2 norme della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.
Fecondazione assistita e legge 40, tutto da rifare?
Nuove contestazioni alla legge 40 sulla fecondazione assistita, che arrivano anche stavolta da una coppia che si è rivolta ad un tribunale, il quale ha dato ragione ai richiedenti e re inviato per l’ennesiva volta, la questione alla Corte Costituzionale. I punti incriminati, giudicati incostituzionali sono due: l’impossibilità della donna di rinunciare a sottoporsi a procreazione medicalmente assistita dopo la diagnosi preimpianto degli embrioni e l’affido degli stessi alla ricerca scientifica. Ma vediamo nel dettaglio.
Fecondazione assistita, Legge 40 e sentenza Strasburgo
La Legge 40 sulla fecondazione assistita è “incoerente”. E’ questo il succo della sentenza di primo grado emessa ieri dalla Corte europea dei diritti dell’uomo con sede a Strasburgo. La contraddizione rilevata è nei confronti dello stesso ordinamento giuridico italiano: la nostra legislazione infatti nega la possibilità di una diagnosi pre-impianto degli embrioni a coppie fertili, ma ne ammette l’aborto terapeutico laddove si evidenzino patologie gravi.
Nuovo no alla fecondazione eterologa
Nuovo no alla fecondazione eterologa. L’ennesimo divieto giunge dalla Consulta, chiamata a decidere sulla legittimità costituzionale dell’obbligo di fecondazione omologa fissato dalla legge 40 del 2004 in materia di procreazione assistita. Una risposta ancora una volta negativa in un momento in cui sempre più interlocutori richiedono a gran voce una modifica della stessa.
Mette all’asta un rene su Facebook per salvare il figlio nato in provetta
Ha messo all’asta un rene su Facebook per pagare le cure necessarie per salvare la vita del figlio, fortemente voluto, e nato grazie alla donazione anonima di un ovulo ed il successivo intervento di fecondazione eterologa eseguito a Creta. Il bambino è affetto da neurofibromatosi, una malattia rara e mortale di origine genetica. Una provocazione, un gesto estremo per attirare l’attenzione sulla legge 40 italiana, quella che regola la fecondazione assistita.
Madre a 58 anni grazie a fecondazione assistita
Diventare mamma a 58 anni. E’ quello che è successo ad una donna originaria di Napoli e residente in Abruzzo che è riuscita a concepire e partorire un figlio grazie alla fecondazione assistita, condotta in un ospedale della Repubblica Ceca. Una storia a lieto fine che attira su di sé i riflettori per l’avanzata età della madre. La donna, A.P. è diventata ieri mamma di un bel bambino di 3 chili e mezzo.
Fecondazione assistita, legge 40 anticostituzionale?
Il divieto di fecondazione eterologa previsto dalla legge 40 è stato messo in discussione dal tribunale di Milano che lo ha rinviato alla Corte Costituzionale. Non è certo la prima volte che accade, stessa cosa fecero anche i tribunali di Firenze e Catania, sollevando la spinosa questione.
Le associazioni Luca Coscioni e Amica Cicogna, che da anni si battono per la libertà di ricerca scientifica, fortemente limitata nel nostro Paese, spiegano che è arrivato il momento, per l’Italia, di porre in agenda politica il rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Forti della
strada aperta dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo lo scorso aprile, che ha consentito che i giudici italiani, quali giudici comunitari, sollevassero il dubbio di legittimità costituzionale sul divieto di eterologa della legge 40.
Fecondazione assistita e Legge 40: il punto della situazione
La fecondazione assistita: questa settimana sembra non si parli d’altro. Tra tante critiche provenienti dal mondo cattolico al premio Nobel assegnato a Robert Edwards, fisiologo ideatore della fecondazione in vitro, si è inserita oggi un’obiezione di costituzionalità riguardo la Legge 40/2004.
Il caso nasce dalla richiesta di una coppia fiorentina di poter ricorrere alla fecondazione eterologa vietata da questa normativa. Il giudice a cui si sono rivolti ha rimesso la decisione alla Consulta.
Negli ultimi anni, si è assistito all’aumento delle nascite conseguenti a Pma (procreazione medicalmente assistita), come pure si è innalzata l’età media delle donne che hanno deciso di sottoporsi a questa tecnica. Purtroppo però secondo i dati presentati di recente dall’Eshre (Società europea di riproduzione umana ed embriologia) è in crescita anche il numero di coppie italiane che si rivolge a strutture straniere, emigra pur di poter avere un figlio.