Gli sconcertanti casi di cronaca che in questi mesi hanno avuto come protagonista la sala parto con liti tra ginecologi, complicazioni dovute ad inadempienze del personale sanitario, hanno gettato un’ombra su un evento come la maternità che dovrebbe essere vissuto, oggi nel 2010, senza temere per la propria vita. Ma non bisogna dare adito a facili allarmismi, anche se certi episodi, ammettiamolo, sono davvero inaccettabili e minano la professionalità di un’intera categoria a causa di poche mele marce.
In Italia la mortalità materna interessa 11, 9 casi su 100 mila nati. Il dato sconcertante è che il 50% dei decessi potrebbe essere evitato. Sono le cifre fornite dall’Istituto superiore di sanità, che ha analizzato i dati relativi a 1000 nati in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia.
In Italia si muore principalmente per complicazioni ostetriche: tra le cause al primo posto c’è l’emorragia ostetrica, seguita dalle tromboembolie, e dai disordini ipertensivi legati alla gravidanza.
[Fonte: Ansa Scienza e Medicina]