Malgrado venga praticato sempre più di frequente, non c’è alcuna certezza che il parto cesareo sia il metodo migliore e soprattutto il più sicuro per dare alla luce un figlio.
Tutt’altro. I medici non sanno ancora quale sia il modo giusto per mettere al riparo da qualsiasi rischio mamma e bambino.
Tutt’altro. I medici non sanno ancora quale sia il modo giusto per mettere al riparo da qualsiasi rischio mamma e bambino.
In una recente ricerca pubblicata su The Cochrane Library gli studiosi hanno esplicitamente dichiarato la necessità di ulteriori studi che stabiliscano quale sia effettivamente il parto più idoneo a preservare la salute del nascituro e l’incolumità della puerpera.
Simon Gates, ricercatore alla Clinical Trials Unit della University of Warwick, spiega che si tratta di una lacuna abbastanza grave della ricerca ginecologica:
Il taglio cesareo è un operazione molto comune, ma vi è una mancanza di informazioni scientificamente testate disponibile a informare sulle migliori pratiche.
Le tecniche utilizzate durante il parto cesareo, ad esempio, dipendono per il maggior numero di casi dalle preferenze dei singoli chirurghi.
Le loro scelte personali possono influenzare la durata dell’intervento, la quantità di sangue perso, il rischio di infezione e l’intensità del dolore post-operatorio avvertito dalla donna.
Le loro scelte personali possono influenzare la durata dell’intervento, la quantità di sangue perso, il rischio di infezione e l’intensità del dolore post-operatorio avvertito dalla donna.
Il macrostudio sulla pratica del parto cesareo ha analizzato i risultati di 15 ricerche cliniche che hanno interessato un campione di 3.972 donne.
Sebbene i risultati riportati evidenzino la minore perdità di sangue e tempi inferiori di chiusura derivanti dal cesareo, non c’è alcun accenno a eventuali infezioni e rischi post-operatori che non andrebbero affatto trascurati dalla ricerca.
Sebbene i risultati riportati evidenzino la minore perdità di sangue e tempi inferiori di chiusura derivanti dal cesareo, non c’è alcun accenno a eventuali infezioni e rischi post-operatori che non andrebbero affatto trascurati dalla ricerca.
Dati limitati erano altresì riferiti sulle tecniche di incisione, sugli strumenti adatti, sulle modalità di chiusura adottate, cosicchè manca totalmente una base di ricerca che descriva questa diffusa pratica in maniera abbastanza esauriente.
Di conseguenza, secondo Gates, manca la possibilità di attribuirle la palma d’oro come tecnica migliore per partorire.
Le future ricerche sul parto cesareo dovranno necessariamente incentrarsi sulle metodologia di incisione e chiusura, fornendo delle risposte che attualmente mancano e soprattutto i ricercatori, per pronunciarsi, hanno bisogno di maggiori dati e studi che analizzino le possibili complicazioni e il dolore post-operatorio.
Di conseguenza, secondo Gates, manca la possibilità di attribuirle la palma d’oro come tecnica migliore per partorire.
Le future ricerche sul parto cesareo dovranno necessariamente incentrarsi sulle metodologia di incisione e chiusura, fornendo delle risposte che attualmente mancano e soprattutto i ricercatori, per pronunciarsi, hanno bisogno di maggiori dati e studi che analizzino le possibili complicazioni e il dolore post-operatorio.