Anche le malattie neurologiche avranno il loro rappresentante alle prossime Olimpiadi di Londra 2012: si tratta del campione di canottaggio Matteo Stefanini, il quale sarà l’ambasciatore dell’Istituto di Neuropsichiatria per bambini e adolescenti di Calambrone, indossando una maglia che ne riporta il simbolo. E’ stato lo stesso ragazzo, medaglia d’argento ai mondiali assoluti in Nuova Zelanda ed alfiere azzurro ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004 a darne notizia.
In questo modo anche all’interno di una manifestazione considerevole come le Olimpiadi, che rappresenta la massima espressione di ogni sport verrà ricordata una realtà importante come quella delle malattie psichiatriche e neurologiche infantili attraverso l’impegno della Fondazione Stella Maris. Commenta Matteo Stefanini:
Voglio mettere al servizio della Stella Maris la mia esperienza sportiva, quello che ho vissuto e maturato nel tempo come campione e soprattutto come uomo. Penso che non sia facile dare qualcosa a persone che vivono la realtà della Stella Maris, Istituto che cura bambini e adolescenti con disturbi neuropsichiatrici. Significa che il mio impegno sarà ancora maggiore per loro.
Se c’è un motto che questo campione ama di sovente ripetere è che “i limiti sono nella nostra testa”: se si vuole, con impegno e costanza si può uscire da qualsiasi situazione e riuscire in tutto nella propria vita. Sono le stesse parole che non molto tempo fa ha condiviso con le ragazze in cura per anoressia presso la struttura dell’associazione.
Continua l’atleta olimpico:
Ho maturato questa mia convinzione a livello sportivo perché sono riuscito a raggiungere traguardi che all’inizio mi apparivano come inarrivabili. Sinceramente penso che non ci sia età e non ci sia limite mentale come impossibili. Se nella testa vuoi arrivare a quell’obiettivo con pazienza, costanza e serenità, ci arrivi.
L’avventura del campione e la sua testimonianza presso le Olimpiadi di Londra, aiuteranno la Fondazione a perseguire i suoi obiettivi, aiutandola a realizzare un nuovo ospedale ed a migliorare i servizi di assistenza e di ricerca scientifica già attivi.