L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrà essere operato al cuore per la sostituzione della valvola aortica. L’anziano politico sarà operato nel corso della prossima settimana. Quali sono i rischi per un simile tipo di intervento?
L’operazione di sostituzione della valvola aortica sarà condotta dal primario del Reparto di Cardiochirurgia del San Raffaele di Milano. Non si tratta di una procedura priva di rischi generalmente, anche in una persona più giovane: sono diverse le variabili che potrebbero occorrere e si tratta sempre di un intervento a cuore aperto (sono pochi e sperimentali i casi nei quali si è agito con diverse procedure, N.d.R.), fattore questo che lo rende delicato a priori. Intervistato da Radio Cusano Campus, il Prof. Michele Senni, Direttore del reparto Cardiologia I, Scompenso e Trapianti di Cuore all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha spiegato quali sono i rischi nei quali Silvio Berlusconi potrebbe incorrere e perché l’operazione per lo scompenso cardiaco rilevato si è resa necessaria in tempi brevi.
Se non si interviene in tempi abbastanza rapidi, nel giro di 3-6 mesi, il paziente morirebbe. Una sostituzione della valvola aortica è un intervento a cuore aperto. Ad oggi non esistono interventi che si possono fare senza tagliare lo sterno. Viene messo il cuore in circolazione extracorporea, cioè viene completamente svuotato il cuore, la circolazione viene mantenuta dalla macchina e il chirurgo può intervenire sulla valvola aortica.
Come sottolinea l’esperto, la percentuale di morte è del 3%. Un numero che può spaventare se correlato all’età di Silvio Berlusconi ma che secondo il prof. Senni è da considerare più bassa dato il curriculum e l’esperienza di chi lo opererà.
I rischi maggiori dell’intervento riguardano ovviamente il cuore. Primo tra tutti la possibilità che lo stesso abbia subito dei danni rilevanti in attesa dell’intervento: un simile eventualità non consentirebbe il recupero integrale della sua potenza di battito. Allo stesso tempo si potrebbero presentare dei sanguinamenti durante la circolazione corporea o lesioni e danni cerebrali dovuti ad embolie inaspettate.
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