Fate attenzione a ciò che mangiate quando ordinate del sushi o del sashimi. Il cibo giapponese è molto buono, ma se il pesce è contaminato da parassiti come quelli che causano la botriocefalosi, potreste trovarvi come l’uomo che in Cina ha visto svilupparsi centinaia di vermi all’interno del suo corpo.
Ciò che è successo a questo cittadino cinese ha dell’incredibile. Non molto dopo aver mangiato del cibo giapponese ha manifestato dei forti mal di stomaco e del prurito su ogni parte del corpo. Quando i medici lo hanno sottoposto a delle lastre hanno visto che il suo organismo era pieno di piccoli parassiti. Erano loro che cibandosi gli provocavano del dolore. La botriocefalosi si contrae mangiando del pesce crudo contaminato dal parassita nel suo stato larvale. Quando i pesci si nutrono di questo, esso si attacca alle pareti del loro intestino e infettano la loro carne, un po’ come è accaduto allo sfortunato uomo cinese. Il trasferimento dei parassiti dal pesce all’uomo è avvenuto proprio perché la carne di quest’ultimo non era stata cotta.
All’interno dell’intestino umano la larva della botriocefalosi può raggiungere una lunghezza pari a 15 metri nel giro di qualche settimana e sopravvivere all’interno dell’organo per anni. Possono passare addirittura settimane o mesi prima che la parassitosi possa essere diagnosticata: il verme può avere tempo per deporre le uova e infettare altre parti del corpo con la sua progenie.
I sintomi principali di questa infestazione sono la fatica, la costipazione e del dolore addominale. Esso può essere molto debole, appena notabile dal paziente colpito che non si rende conto quindi della gravità del problema. Muovendosi per il corpo i parassiti possono attaccare con facilità fegato, cuore, cervello ed occhi, causando situazioni che possono mettere in pericolo la vita di chi ne è divenuto ospite. Questi parassiti possono essere riscontrati in salmoni e altri pesci di acqua dolce. La marinatura e l’affumicatura non ne eliminano il problema.
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