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L’ultimo bacio alla figlia prima di morire di cancro

L’ultimo bacio alla sua bimba di due anni prima di morire di cancro. L’ultimo sforzo prima di lasciarsi andare e smettere di lottare definitivamente. E’ questo quello che rimarrà di Joey Feek, cantante country americana stroncata recentemente da un tumore.

La sua lotta è stata seguita da milioni di americani con il cuore in gola. Questa donna, appena quarantenne, nei primi giorni di marzo ha detto addio ai suoi cari, ha salutato la piccola Indiana di due anni affetta da sindrome di Down e si è addormentata per cedere definitivamente al cancro il 4 marzo scorso: non è riuscita a combattere l’insufficienza multi-organo che si è presentata.

Il cancro all’utero che le è stato diagnosticato poco dopo la nascita della figlia si è rivelato meno di un anno dopo la sua diagnosi incurabile. Joey si era posta l’obiettivo di giungere almeno al secondo compleanno della piccola e ce l’ha fatta.  La sua storia è una di quelle che segnano la vita delle persone che ne vengono a contatto. E’ impossibile tentare di immaginare cosa possa significare sapere di avere una vita ad orologeria. Essere sottoposti ad un’isterectomia ed il cancro che pensavi di aver battuto si ripresenta al colon per via di metastasi spallinate fuori controllo.

Joey Feek ha deciso nel novembre 2015 di non sottoporsi più a chemioterapia: il suo cancro alla cervice uterina era ormai stato definito come terminale: è stato in quel momento che ha iniziato con le cure palliative. E non si può non sentirsi coinvolti anche se è la prima volta che si sente parlare di lei: la sua storia, come quelle di tutte le persone che lottano contro il cancro è una storia di coraggio, vittorie e sconfitte. C’è chi riesce ad uscirne vivo. E chi come lei soccombe al male.

Ma è la forza impiegata nella lotta che colpisce più di tutto. Anche quando il tumore è ormai terminale. Ed è normale pensare “cosa farei io al posto suo? Lotterei o cederei alla disperazione?”. E non vi è una vera risposta perché per tutti è una storia diversa e per comprendere effettivamente come ci si comporterebbe ci si deve passare. E la speranza è quella di non trovarsi mai in tali condizioni. Vi consigliamo di leggere il blog che il marito Rory ha tenuto nel corso della sua malattia.

Photo Credit | Rory Feek